Camorra e Juve Stabia: amministrazione giudiziaria per la società calcistica

Il provvedimento è applicato in seguito al decreto ex articolo 34 del codice antimafia

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Castellammare di Stabia.  

La società calcistica Juve Stabia è finita sotto amministrazione giudiziaria a seguito di un decreto applicativo di prevenzione ex articolo 34 del Codice antimafia. L’operazione è stata eseguita dalla polizia di Napoli, su delega della procura. Questo provvedimento viene applicato quando ci sono indizi concreti di infiltrazioni mafiose o quando un’attività economica potrebbe essere utilizzata per agevolare la criminalità organizzata.

Cos’è l’amministrazione giudiziaria

L’amministrazione giudiziaria è uno strumento previsto dal Codice antimafia per tutelare le attività economiche e impedire che la criminalità organizzata le controlli o ne tragga profitto. In pratica, i beni e le attività della società vengono gestiti da un amministratore nominato dallo Stato, fino a chiarimento della situazione legale.

Perché la Juve Stabia è coinvolta

Secondo le autorità, ci sarebbero indizi sufficienti per ritenere che alcune attività collegate alla Juve Stabia siano controllate o influenzate dalla camorra, la potente organizzazione criminale attiva in Campania. La misura mira a prevenire il rischio che tali attività possano essere utilizzate per riciclaggio o finanziamento illecito.

Prossimi sviluppi e conferenza stampa

In mattinata, presso la procura di Napoli, il procuratore della Repubblica, il procuratore nazionale antimafia e il questore di Napoli incontreranno la stampa per fornire ulteriori dettagli sull’operazione. Saranno spiegati i motivi del decreto e le conseguenze per la gestione della società.

La misura è di carattere preventivo, non interrompe l'attività sportiva della squadra, che continuerà a disputare il campionato.