Napoli ricorda Elio Fusco il campione della palla ovale

Oggi Napoli si è stretta nel ricordo di Elio Fusco un simbolo del rugby italiano e partenopeo

Napoli.  

Oggi Napoli si è stretta nel ricordo di Elio Fusco un simbolo del rugby italiano e una vera eccellenza partenopea dello sport.
Fusco si è spento nel 2009 all’età di 76 anni lasciando un vuoto incolmabile nel mondo sportivo nazionale. Il mediano di mischia partenopeo è stato per ben due volte campione d’italia di rugby a 15 con la Partenope Rugby, e ha rappresentato un punto di riferimento per il movimento della palla ovale a livello nazionale internazionale. 

Nella Sala dei Baroni con una cerimonia ufficiale il Sindaco Luigi de Magistris ha conferito ai familiari di Fusco la Civica Benemerenza su proposta del presidente del Consiglio comunale, Alessandro Fucito

"Questa cerimonia - ha detto il primo cittadino - ha un valore importante perché Elio Fusco è stato un grande uomo che ha speso la vita per lo sport, la legalità, l'umanità e la solidarietà e perché, ricordandolo, lanciamo un messaggio forte: il rugby è sport di grandi valori, non è solo uno sport muscolare ma è fatto anche molto di cuore, di intelletto, di spirito di squadra e di rispetto per l'avversario. Ancora una volta la storia di Napoli passa attraverso lo sport".
Nella targa consegnata alla famiglia, l'amministrazione comunale esprime ''profonda gratitudine per l'intensa, appassionata attività sportiva'' svolta da Elio Fusco che "ha dato lustro alla nostra città. Campione dotato di infinito estro e riconosciuto talento, esempio indelebile per le giovani generazioni e cittadino esemplare, uomo libero che con altissimo senso civico, grande umanità ha combattuto le ingiustizie ed ogni forma di discriminazione e di sopraffazione, in difesa dei lavoratori, dei giovani e delle fasce più deboli del nostro territorio e della nostra comunità". E proprio le grandi doti umane di Fusco sono state sottolineate dal presidente del Consiglio comunale, Fucito, che lo ha definito "apripista, avanguardista dello sport come strumento di sostegno ai minori a rischio, ai ragazzi di strada, a coloro che fossero privi di legalità formale. Ha svolto 30 anni prima quello che cercano oggi di svolgere i servizi sociali e le istituzioni pubbliche. Il suo - ha concluso - è stato un grande lavoro a difesa della popolazione napoletana e della città". La cerimonia è stata anche l'occasione per la presentazione del libro 'Chiamatemi Elio. Storia di un maestro di vita e di rugby' di Gigetto Fusco pubblicato da De Frede Editore.