Sorrento: a Villa Fiorentino mostre su Edgardo Curcio e sulle foto di Lawuaert

Le mostre si possono visitare dal lunedì al venerdì: 10-12 e 16-19, sabato e domenica fino alle 20

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I grandi eventi artistico-culturali programmati dalla Fondazione Sorrento si inseriscono nel filone di proposta turistica in chiave culturale voluta dall'amministrazione del sindaco Massimo Coppola. Per Pasqua attesi centinaia di visitatori.

Sorrento.  

Ha ottenuto il gradimento delle istituzioni culturali austriache la mostra “Edgardo Curcio. Echi della Secessione viennese a Napoli” allestita a Villa Fiorentino ed è stato Georg Schnetzer, direttore del Forum Austriaco di Cultura a Roma, a congratularsi con Antonino Fiorentino responsabile delle relazioni Internazionali della Fondazione Sorrento.

I complimenti alla Fondazione dal direttore del forum austriaco di cultura

“È un grande piacere sapere che in occasione del centenario dalla morte di Edgardo Curcio la Fondazione Sorrento e l'istituto di Cultura Torquato Tasso vogliano illustrare l'influenza della secessione Viennese sull'opera di questo artista napoletano di grande respiro europeo nell'ambito di una mostra con il patrocinio del Comune di Sorrento - scrive Schnetzer- In particolare la sua partecipazione all'Esposizione internazionale delle Belle Arti che si tenne a Valle Giulia a Roma nel 1911, lo pose in stretto contatto con Gustav Klimt, le cui opere esposte in questa mostra trovarono una sala dedicata esclusivamente a lui all'interno del padiglione austriaco di Josef Hoffmann”.

Anche il Forum Austriaco di Cultura a Roma ha uno stretto legame con l'esposizione del 1911: lo Stato italiano mise a disposizione dei Paesi che vi avevano partecipato dei terreni nella Valle Giulia, sui quali, a partire dagli anni Trenta, costruirono istituti di cultura o accademie. Fu così che - in base all'Accordo culturale fra Italia e Austria del 1935 - nacque l'istituto austriaco di cultura a Roma, che ancora oggi - come Forum Austriaco di Cultura - fa parte del "miglio d'arte" di Valle Giulia.

“La mostra dedicata a Edgardo Curcio - sottolinea il direttore del Forum - mette in luce importanti ponti culturali tra l'Austria e l'Italia in un'epoca politicamente fragile ma culturalmente molto creativa. Auguro alla mostra un grande successo di critica e pubblico”. Ed i primi riscontri sono senz'altro positivi. Già al vernissage si è registrata una entusiastica risposta dei visitatori.

L'evento vuole celebrare, con le sue sessanta opere esposte, un artista importante del Novecento, purtroppo trascurato e dimenticato dalla critica. Con il 2023 ricorre il centenario della morte di Edgardo Curcio, nato a Napoli nel 1881 e scomparso prematuramente nel 1923 a Torre del Greco per una banale caduta da una scala.

La mostra è articolata in sei sezioni

L’esposizione allestita nelle sale di Villa Fiorentino si articola in sei sezioni. La prima consente di capire l’ambiente artistico dei primi decenni del secolo, a partire dal ruolo di maestro di Giuseppe Boschetto e della sua Scuola libera che accolse alcuni degli artisti napoletani protagonisti dei movimenti giovanilistici dell’epoca, tra i quali proprio il Curcio. In questa sezione incontriamo Eugenio Viti, Giuseppe Aprea, Edoardo Pansini, Saverio Gatto, Gennaro Villani e Roberto Scognamiglio.

La seconda sezione raccoglie alcuni dei capolavori di Curcio che sinteticamente ne delineano l’intero percorso. Altre quattro sezioni seguono uno schema cronologico, focalizzando l’attenzione sui suoi temi prediletti: i paesaggi, le nature morte, ma soprattutto la figura femminile e le scene di convegni familiari, dove è ancora la donna protagonista, una donna borghese, elegante senza ostentazione, connotata con molta precisione dal punto di vista sociologico, ma, molto spesso privata della sua identità, trasformata in un’icona astratta.

Tutto questo all’insegna di una ricerca coloristica molto sofisticata, che risentiva tanto del Postimpressionismo quanto delle Secessioni mitteleuropee, in contrapposizione con il colorismo della tradizione napoletana.

Fino al 30 Aprile c'è anche la mostra fotografica di Koen Lauwaert

In questi giorni la Villa Fiorentino ospita anche una mostra fotografica dedicata agli scatti di Koen Lauwaert. “Anima Mundi/Shot in Time” è il titolo scelto per l’esposizione di una ventina di lavori fotografici allestita nelle sale della Fondazione Sorrento fino al prossimo 30 aprile.

Come “street photographer” Koen ha una visione nomadica della vita che lo spinge a cogliere in ogni parte del mondo quel “genius loci” unico ed irripetibile che, come in un puzzle, si connette ad un intero. Questi lavori trasudano “compassione” che chiama in causa la “syn-patheia” degli stoici, che unifica la sfera umana con quella soprannaturale.

Con elegante sensibilità, nei suoi lavori, Koen si accosta a ritratti, paesaggi, architetture, cogliendo quegli elementi fondamentali primari di “acqua, terra, fuoco e aria” nelle immagini ancestrali di cieli, mare e fiumi, così come il fuoco della fornace suggerito dal pane appena sfornato, che diventa elemento comunitario.

Gli orari per visitare le mostre di Villa Fiorentino sono dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, sabato, domenica e festivi fino alle 20. Il ticket di 5 euro consente anche di ammirare l’esposizione dei carillon della Collezione Salierno. Ingresso gratuito per i residenti a Sorrento.