Meta, decisione del sindaco: alla spiaggia del Purgatorio vietato fare il bagno

Sulla base dei dati Arpac è sconsigliata la balneazione, il sindaco chiarisce la situazione

meta decisione del sindaco alla spiaggia del purgatorio vietato fare il bagno

Giuseppe Tito: dati alla mano non c'è divieto di balneazione al Purgatorio, ma oggi emetto un'ordinanza cautelativa per rassicurare cittadini e turisti. In tutte le altre spiagge mare eccellente. Le polemiche e le denunce senza conoscere i dati

Meta.  

Da stamattina alla spiaggia del Purgatorio vige l'ordinanza sindacale di divieto di balneazione, un provvedimento adottato dal sindaco Giuseppe Tito che, in una diretta facebook, ha spiegato le ragioni della decisione e ha fatto il punto sulla questione dei dati Arpac di questi giorni al centro di polemiche e di denunce all'autorità giudiziaria.

Tito spiega perchè solo oggi (ieri 22 agosto) è intervenuto sull'argomento: "Sono abituato a parlare con i dati e soltanto oggi, dopo le mie pressanti sollecitazioni, l'Arpac mi ha fornito i dati delle analisi dei prelievi effettuati il 18 agosto, che vi mostro e che tutti potute consultare sul sito della Regione e del Ministero della Salute. Sulla base di questi dati viene "sconsigliata" la balneazione nello specchio marino del Purgatorio e per intenderci dove sfocia il Vallone di Lavinola tra Piano e Meta. In questi giorni con il luogotenente Caputo abbiamo monitorato la situazione costantemente. Oggi siamo statitutta la giornata a confrontarci con Arpac e Ministero per avere chiara la situazione. Comunque per dissipare ogni dubbio e rassicurare i cittadini e gli ospiti della nostra città ho deciso di emettere un'ordinanza cautelativa di divieto di balneazione in attesa che l'Arpac faccia nuovi prelievi. Precisiamo che questa situazione è limitata allo specchio del Purgatorio, per tutte le altre spiagge di Meta la situazione è eccellente e non ci sono problemi di sorta".

Il sindaco si rammarica delle speculazioni che si stanno alimentando su questa vicenda, anche con attacchi personali, ed evidenzia: "Sono abituato a queste azioni, ma quando si strumentalizzano senza conoscere i fatti significa che non si ha la dimensione della situazione. Con la mia ordinanza, che ripeto vuole essere eccessivamente cautelativa nei confronti dei bagnanti, rischio di commettere anche un abuso perchè qualcuno potrebbe chiedere perchè impongo un divieto rispetto a dati che non lo prevedono. Come massima autorità di sanità locale mi assumo le mie responsabilità e non mi tiro mai in dietro dall'affrontare i problemi".

Teniamo presente che questi dati seguono alle veree proprie bombe d'acqua che si sono abbattute sulla Penisola in questo periodo e che hanno messo a dura prova la tenuta generale del sistema fognario e che dai Valloni, ormai delle vere e proprie discariche a cielo aperto, sono finiti in mare detriti e rifiuti di qualunque tipo. Qualche giorno fa abbiamo pubblicato il servizio sulla discarica abusiva effettuata a ferragosto nel Vallone di San Giuseppe.

(Nella foto la spiaggia del Purgatorio di qualche giorno fa)