Un momento di confronto e riflessione sullo stato dell’economia campana e sulle prospettive di ripresa. Nella suggestiva cornice della Stazione Marittima di Napoli, Confcommercio Campania ha riunito imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo per discutere di commercio, turismo, lavoro e fiscalità.
La movida napoletana e il valore del turismo
Durante l’incontro, il presidente regionale ha sottolineato l’importanza della movida napoletana come volano per il turismo e per l’economia locale. “La vivacità culturale e sociale della città contribuisce in modo determinante ai flussi turistici e ai consumi interni”, ha spiegato, evidenziando come promuovere eventi e iniziative possa sostenere la ripresa economica.
Fiscalità e ripresa: ridurre la pressione sui lavoratori
Presente all’assemblea anche il presidente nazionale Carlo Sangalli, che ha ribadito la necessità di ridurre la seconda aliquota Irpef e alleggerire il peso fiscale su salari e tredicesime. Secondo Sangalli, misure di questo tipo potrebbero stimolare i consumi interni e favorire una ripresa ancora lontana dai livelli pre-crisi.
Contratti pirata: una minaccia per il mercato del lavoro
Un tema centrale dell’incontro è stato quello dei contratti pirata, che si stanno moltiplicando in Campania e nel Mezzogiorno. Secondo i dati di Confcommercio, oltre 28mila lavoratori in Campania sono impiegati con contratti pirata, pari all’8,5% del totale dei contratti del terziario della regione, contro una media nazionale del 3,51%.
Sangalli ha sottolineato come questi contratti non garantiscano né i lavoratori né gli imprenditori, creando squilibri economico-sociali. “C’è bisogno di certificare i contratti più rappresentativi, sottoscritti dalle parti sociali, per tutelare salari, diritti e il sistema di welfare contrattuale”, ha affermato.
Il Ruolo delle Istituzioni e dei sindacati
Secondo il presidente di Confcommercio, è fondamentale che le istituzioni valorizzino le imprese che applicano contratti collettivi certificati, anche attraverso meccanismi premiali negli appalti pubblici. Inoltre, la collaborazione con sindacati come CGIL, CISL e UIL è vista come un “cantiere aperto” per contrastare la diffusione dei contratti pirata e garantire maggiore equità nel mercato del lavoro.
