Anche in Campania, come nel resto d’Italia, si fanno sempre meno figli. È quanto emerge dal report “Natalità e fecondità della popolazione residente” diffuso oggi dall’Istat e aggiornato al 2024, con un’anticipazione sui primi dati relativi al 2025.
A livello nazionale, nel 2024 le nascite sono state 369.944, quasi 10mila in meno rispetto al 2023, con un calo del 2,6% e un tasso di fecondità di 1,18 figli per donna, in diminuzione rispetto all’1,20 dell’anno precedente.
Campania sopra la media nazionale, ma in calo più marcato
La Campania si conferma la regione con la fecondità più alta d’Italia (1,26 figli per donna), ma registra comunque un calo rispetto all’1,29 del 2023, quindi più accentuato rispetto alla media nazionale.
Se si guarda al periodo gennaio-luglio, che consente di analizzare anche i trend 2025, il quadro diventa ancora più preoccupante:
- nel 2023 erano nati 23.795 bambini,
- nel 2024 23.197 (-2,5%),
- e nel 2025 appena 21.693, con un -6,5% rispetto all’anno precedente.
In termini di tasso di natalità (nati per mille abitanti), la Campania resta sopra la media nazionale, ma in calo anche qui:
- 4,2 nel 2023 e 2024 (contro il 3,6 italiano),
- 3,9 nel 2025 (contro il 3,4 nazionale).
Le cittadine straniere tengono alta la media
A incidere positivamente sul tasso di fecondità regionale sono soprattutto le donne di origine straniera, con una media di 1,71 figli per donna, pur in calo rispetto al dato nazionale (1,79).
Tra le donne nate in Italia, invece, la media è di 1,25, sostanzialmente in linea con quella del Paese.
Mamme sempre più mature
L’età media alla nascita del primo figlio continua ad aumentare: in Campania si attesta a 32,3 anni, poco sotto la media italiana (32,6). Le donne straniere diventano mamme prima (29,8 anni) rispetto alle “campane doc” (32,4 anni).
Un dato che segna un cambiamento profondo rispetto a vent’anni fa: nel 1995, infatti, l’età media delle madri al primo figlio era di 28,9 anni.
