Zes Unica: in Campania richieste per un miliardo di euro

La regione si conferma la più dinamica del mezzogiorno. Boom nel turismo

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Napoli.  

Con oltre 1 miliardo di euro di richieste di credito d’imposta e 2.367 pratiche attivate, la Campania si conferma la regione più dinamica del Mezzogiorno nell’ambito della Zona Economica Speciale (Zes) Unica.
Secondo i dati aggiornati al 2024, la Regione guida il Sud per attrazione di investimenti e gestione delle procedure semplificate, un risultato che riflette l’efficacia del nuovo modello di governance e l’interesse crescente delle imprese.

Boom di autorizzazioni e investimenti per 1,8 miliardi

Anche sul fronte delle procedure autorizzative, la Campania si piazza al primo posto nella macroarea meridionale: 351 Autorizzazioni Uniche rilasciate entro ottobre 2025, pari al 41% del totale nazionale, per un valore complessivo degli investimenti stimato oltre 1,8 miliardi di euro.

I dati sono stati presentati nel corso di un incontro a Napoli della Commissione regionale Abi Campania, presieduta da Giuseppe Nargi, con la partecipazione di Salvio Capasso, responsabile del servizio imprese & territorio del Centro Studi SRM.

Quattro pilastri per la crescita

La crescita campana, secondo l’approfondimento SRM, si fonda su quattro pilastri economici principali:

Industria manifatturiera, con 25.367 imprese e un Valore Aggiunto di 10,9 miliardi di euro;

Turismo, settore in espansione con 21,4 milioni di presenze (+3,3% rispetto al 2024);

Economia del Mare, che conta 34.000 imprese e genera 7,8 miliardi di Valore Aggiunto;

Innovazione e capitale umano, con 1.470 startup e 268 PMI innovative attive sul territorio.

Capasso (SRM): “Zes leva per innovazione e occupazione”

“La Zes Unica è una leva importante per rafforzare la capacità produttiva, innovativa e occupazionale — ha spiegato Capasso —. Il suo successo dipende dalla collaborazione tra istituzioni, imprese e territorio, dalla velocità delle procedure autorizzative e dalla capacità di rendere stabili e prevedibili gli incentivi”.

Nargi (Abi): “Priorità rafforzare la competitività delle filiere”

“La priorità delle banche — ha sottolineato Nargi — è rafforzare la competitività delle filiere produttive e valorizzare le specificità territoriali. Intensificheremo gli sforzi per assicurare che le imprese locali siano informate e possano accedere agli strumenti di supporto finanziario, pubblici e privati, disponibili per le loro attività”.