Crisi di governo, allarme dalla Campania: sindaci preoccupati

Sos del sindaco De Magistris: situazione grave. D'Amelio: "Costituzione unica garanzia"

Napoli.  

di Pierluigi Melillo

''I sindaci sono molto preoccupati. Anche se si votasse a settembre significa che avremmo un Governo balneare che svolge solo l'ordinaria amministrazione ''. Queste le parole del sindaco di Napoli e vicepresidente dell'Anci, Luigi de Magistris, in relazione alla situazione politica nazionale. De Magistris, nel riferire di aver avuto un colloquio telefonico con il presidente dell'Anci Antonio Decaro, con cui si vedrà nei prossimi giorni, ha sottolineato che ''le preoccupazioni dei sindaci riflettono le ansie dei cittadini''.

L'intervento della D'Amelio. Sulla crisi di governo interviene anche la presidente del consiglio regionale, Rosetta D'Amelio, in qualità di Coordinatrice della Conferenza delle Assemblee delle Regioni e delle Province autonome, che tra i suoi compiti partecipa tra l’altro in qualità grandi elettori alla elezione del Presidente della Repubblica.

“La nostra Costituzione è l’unico bene irrinunciabile quale garanzia per gli investitori e la credibilità del Paese”. “Gli eventi di questi ultimi due giorni hanno dimostrato ancora una volta che, pur tra le mille difficoltà cui siamo chiamati a dare una risposta, la nostra Carta costituzionale ha saputo tenere in un momento di grande ed inaudita tensione istituzionale.” “Per questo motivo – aggiunge D’Amelio - vorrei sottolineare l’importanza che in questo momento riveste la consapevolezza che il rispetto della Costituzione è unico strumento propulsivo alla risoluzione dei problemi del Paese. In questo il Presidente della Repubblica ha ricordato che rispettare la volontà degli elettori vuol dire innanzitutto rispettare e far rispettare la nostra Costituzione. Le regole fondamentali dello stare insieme di una comunità si possono e si devono adattare al mutare delle condizioni sociali e politiche ma mai, e ripeto mai, possono essere messe in discussione a fini elettorali e propagandistici o ancor peggio al fine del tentativo di scardinamento del sistema democratico”.