Autonomia, De Luca: "Salvini è nervoso, mandiamo una pastiera"

Sulla sanità il Governatore attacca il Governo e difende i risultati della Regione

Napoli.  

Da un lato la malasanità da manuale, quella che dimentica le pinze nell'addome al Loreto Mare, dall'altro la nuovissima piattaforma chirurgica dell'Azienda Ospedaliera Vanvitelli di Napoli, inaugurata oggi dal Governatore De Luca che ancora una volta prova a spostare la prospettiva sulla sanità della Campania difendendo i risultati raggiunti dal suo governo in questi anni, risultati che gli fanno dire senza tentennamenti che la Campania è già fuori dal piano di rientro. Checché ne pensi Giulia Grillo, al netto del timbro del ministero, De Luca parla di una sanità in forte risalita.

«Non c'è alcuna ragione per mantenere ancora in piedi il piano di rientro. La Campania ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti dalla legge e possiamo dire a testa alta, al netto del timbro che deve mettere il Governo, che la Campania nella sostanza è uscita dal commissariamento» ha proseguito il governatore. «Questo ci riempie di orgoglio - ha aggiunto De Luca - perché abbiamo fatto davvero un lavoro immane. Dobbiamo continuare a non rilassarci, insistere per ridurre ancora di più le liste di attesa, ma i passi in avanti sono davvero inimmaginabili per chiunque abbia conoscenza della complessità del sistema sanitario campano»: De Luca ha sottolineato in particolare i «passi in avanti» fatti «per liste di attesa già ridotte di un terzo, il livello di parti cesarei per le primipare. Dobbiamo migliorare gli screening oncologici su cui - ammette - siamo in ritardo, ma per tutto il resto mi pare che abbiamo fatto un lavoro davvero eccellente».

Il Governatore sogna una sanità al pari di quella lombarda, ma se passa il progetto di autonomia differenziata le conseguenze potrebbero essere disastrose. A chi gli fa notare che il leader della Lega Matteo Salvini vuole accelerare il processo per le regioni del nord, De Luca risponde:

"A Salvini mandiamo una pastiera, così si rasserena, lo vedo un po' nervoso" – poi aggiunge - "Credo sia l'unico esempio al mondo - ha detto - di un governo i cui ministri consumano il 90% del loro tempo a fare polemiche e raccontare fesserie. Io mi domando sinceramente dove trovano il tempo poi per governare? Il bilancio di tempo di chi sta in una istituzione pubblica è limitato e se lo sprechi a fare scemenze poi diventa complicato lavorare".