Rifiuti, Costa: la quarta linea di Acerra non si farà

Il ministro pronto a bloccare la proposta di De Luca sul termovalorizzatore

Oggi il tavolo in Prefettura a Napoli per fare il punto sulla Terra dei fuochi

Napoli.  

La quarta linea del termovalorizzatore di Acerra non si farà. Lo ha assicurato il ministro dell'ambiente Sergio Costa. “Con i tecnici dell'Ispra ho verificato i dati e siamo certi che, con l'attuale trend della differenziata, in tempi brevi non ci saranno più rifiuti secchi di quelli che già possiamo bruciare. Perciò, se De Luca andrà avanti con la sua proposta, io la bloccherò». Così il ministro oggi a Napoli per monitorare i risultati del decreto di novembre contro gli incendi della Terra dei fuochi. Costa boccia definitivamente l'idea di potenziare l'inceneritore.

Oggi l' incontro al palazzo di Governo in piazza Plebiscito i vertici delle prefetture interessate dal protocollo di intesa firmato a novembre gli amministratori, le forze armate e quelle di polizia.

Il ministro Costa ha voluto rispettare così l'impegno preso a Caserta di tornare ogni due o tre mesi per verificare stato dell'arte. Insieme all'ingegner Fabrizio Curcio, responsabile della cabina di regia insediata presso il consiglio dei ministri, e al sottosegretario Micillo sono state avanzate anche le nuove proposte per il periodo estivo tipicamente afflitto da grandi criticità.

Gli incendi che si sono verificati in tutto il Paese, soprattutto a partire dagli ultimi mesi del 2017, hanno creato una vera e propria emergenza nazionale che ha reso necessaria un'azione costante di vigilanza e controllo sul territorio. 

Da questo punto di vista sono stati fatti passi in avanti, ha dichiarato Costa: . L'Aeronautica militare ha fatto alzare dei caccia sperimentali, la Regione sta completandole gare per comprare una decina di droni da affidare alla Sma che andranno a sommarsi a quelli che l'esercito già sta utilizzando. Nelle prossime settimane sarà presentato l'aggiornamento dello studio Sentieri sullo stato di salute degli abitanti della Terra dei Fuochi e anche i risultati dell'analisi epidemiologica attivata dalla procura Napoli Nord. Intanto l'Istituto della Sanità, nell'ambito del progetto Epica che coinvolge i medici di base, ha attivato la piattaforma sulla quale confluiranno tutti i dati. L'articolo 26 bis del decreto legge 132 del 2018 prevedeva un piano di sicurezza interno ed uno esterno ai siti di stoccaggio e questo è stato fatto – ha assciurato Costa -.

Il problema resta la mancanza degli impianti di compostaggio, ma il governatore De Luca assicura che si sta chiudendo la fase degli appalti. A quel punto si spera che l'Europa conceda una riduzione della multa di 120 mila euro al giorno che continuiamo a pagare.