Napoli: il Presidente Fico in visita a Nisida

“Le istituzioni devono lavorare insieme, la repressione non basta”

Napoli.  

Stamattina il Presidente della Camera dei dei deputati, Roberto Fico, ha visitato l’istituto penale minorile di Nisida. 

Ad accogliere il Presidente un picchetto della polizia penitenziaria. Prima di entrare nell’istituto Fico si è trattenuto con la stampa toccando alcuni dei punti cardini de dibattito politico nazionale.

“Qui a Nisida fanno un lavoro straordinario. Se si riescono a recuperare tutti questi ragazzi riusciamo a interrompere la catena di delinquenza e camorra. Tutte le istituzioni devono lavorare insieme. La repressione è importante ma non basta. Bisogna arrivare non solo per arrestare ma arrivare con lo Stato, con le Istituzioni, con la rigenerazione urbana, con i finanziamenti”.

A 18 anni dalla morte di Carlo Giuliani, avvenuta il 20 luglio del 2001 durante gli scontri al G8 di Genova, il Presidente Fico ha affermato che “Situazioni come quella non devono mai più accadere. La polizia è profondamente cambiata da quel giorno e anche le istituzioni sono migliori perché imparano dai propri errori".

Sull’autonomia differenziata Fico ha detto che deve essere “un’autonomia che non divida il Paese, che non lasci il Sud nella condizione economica in cui si trova. Qualche potere in più alle Regione può andare ma l’Italia è unita, una e indivisibile e bisogna lavorare insieme”.

Il Presidente visiterà i vari laboratori dell’istituto dove i ragazzi, tra artigianato e studio, si formano attraverso l’acquisizione di competenze che potranno garantirgli all’uscita l’inserimemto nel mondo del lavoro.

Alla fine della visita nell’Istituto di Nisida il Presidente Fico ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa soffermandosi sulla situazione del governo nazionale sul ha detto “Il governo durerà? Non è una domanda a cui devo rispondere io ma ribadisco un punto importante: ogni tanto sento dichiarazioni del tipo ci sono troppi no da parte del movimento. È un discorso che non sta né in cielo né  in terra. Un punto importantissimo è quello dell'acqua pubblica, è fondamentale e bisogna andare avanti. Riguarda tutti i cittadini italiani che hanno affermato la necessità dell'acqua pubblica ed è nel contratto di governo. Questo è il punto a cui si deve dire si”. 

Il Presidente interviene anche sul caso dei presunti fondi russi alla Lega assicurando di aver inoltrato “una richiesta di informativa di una parte delle opposizioni al ministro Fraccaro. Finora ho solo ricevuto una risposta ufficiale dal ministro che dice che non ha ancora ricevuto risposta dal Viminale. È giusto - ha aggiunto - portare sempre le discussioni in Parlamento che è centrale ed è lì che si dibatte. Non venire è una mancanza di rispetto istituzionale, vedremo. Intanto il presidente del Consiglio Conte verrà a riferire".

Il Presidente Fico ha poi voluto porre l’attenzione sul ciò che Nisida rappresenta e su ciò che in questo Istituto si fa. "Una volta arrivati qui i ragazzi fanno un percorso ma lo Stato deve arrivare molto prima. Ci vuole un investimento serio e forte nei Comuni, bisogna andare fin dentro le case, essere sul territorio, fare progetti di rigenerazione urbana". Fico ha sottolineato che ai Comuni devono essere dati i mezzi ma si avverte anche la necessità di "scuole aperte a tempo pieno, campi sportivi, ogni quartiere deve avere un indice di vivibilità che significa un cinema, biblioteca, un parco pubblico, campi di calcetto, pallavolo, luoghi per stare assieme e raggiungere standard alti di vivibilità. Serve un'azione strutturata, forte, piena di passione e lungimiranza e non bisogna lavorare in modo sfilacciato ma tutti uniti per raggiungere l'obiettivo. Ci dobbiamo dare un termine, in 5 anni dobbiamo raggiungere questi risultati se non li abbiamo raggiunti è un fallimento per tutti". Fico ha visitato il penitenziario minorile insieme al direttore Gianluca Guida e al capo dipartimento per la giustizia minorile Gemma Tuccillo e ha parlato direttamente con i giovani detenuti: "Mi hanno parlato di lavoro e di altri temi. C'è un percorso interiore che noi dobbiamo aiutarli a fare, dobbiamo riuscire a essere empatici con loro, anche a vedere la rabbia, la violenza, guardarli in faccia e riconoscerne i sentimenti. Questo aiuta a non sbagliare più e qui ho trovato degli operatori in gambissima e un direttore fantastico. I giovani lavorano con molta passione e dedizione e noi come Stato dobbiamo investire seriamente su questi ragazzi perché se non migliorano questi ragazzi non migliora questa società. Fanno anche un laboratorio politica molto interessante e quindi gli ho promesso di tornare e continuare i discorsi che ci siamo fatti". 

Il capo dipartimento per la giustizia minorile Gemma Tuccillo ha sottolineato come "Quest'anno molti rappresentanti delle istituzioni hanno visitato Nisida e ci siamo resi conto che i ragazzi hanno cominciato a credere di contare qualcosa per le istituzioni. I ragazzi hanno l'esigenza di sentirsi presi in considerazione, di credere che esista un futuro e di convincersi che una riflessione sulle condotte che hanno posto in essere e lavorare per il loro futuro anche nella struttura carceraria è uno dei passaggi chiave per una seconda opportunità". A Nisida ci sono molti laboratori per dare ai ragazzi una capacità lavorativa una volta scontata la pena: "Oggi - ha raccontato Tuccillo - una ragazza ha detto a Fico di aver preso la maturità e di sperare di potersi iscrivere all'università. Tra qualche giorno parte la summer school con la Luiss e una ragazza che è una gran disegnatrice potrà fare un corso di fumettistica. Non si insegnano solo mestieri tradizionali ma anche lavori moderni. Ed è importante che non c'è un solo ragazzo che non partecipi a qualcosa".