Sandro Ruotolo candidato del centrosinistra alle suppletive

De Magistris guida il centrosinistra in città, il Pd con Zingaretti benedice la candidatura

sandro ruotolo candidato del centrosinistra alle suppletive
Napoli.  

Dopo tanti nomi, strategie, chiusure, aperture e incontri, il centrosinistra ha un nome per le suppletive del 23 febbraio ed è quello del giornalista di inchiesta Sandro Ruotolo.

Ruotolo si candidò nel 2013 con Rivoluzione Civile, il soggetto politico di Ingroia, sia alla parlamento che alla presidenza della Regione Lazio proprio contro quel Nicola Zingaretti che ieri della sua candidatura ha detto entusiasta “è sicuramente una buona notizia la sua disponibilità a candidarsi con un’ampia coalizione civica al Senato. Un professionista riconosciuto che ha segnato la storia del giornalismo di inchiesta, impegnato nel riscatto del Mezzogiorno. Una candidatura che allarga il campo delle forze progressiste, riformiste, ambientaliste, civiche, democratiche, rappresentando un importante passo in avanti nella direzione da noi auspicata”.

Ma il nome di Ruotolo mette in risalto una cosa che fino a ieri era difficile da ufficializzare, soprattutto per il Partito Democratico e per le forze vicine al governatore De Luca, Luigi de Magistris è il leader del nuovo centrosinistra cittadino. È stato il sindaco di Napoli, infatti, a proporre il nome e il candidato unitario è uno dei suoi uomini di fiducia oltre ad essere lo zio dell’assessore Alessandra Clemente

Il Pd dunque, dopo aver presentato insieme alla Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia una mozione di sfiducia contro il sindaco de Magistris, oggi stringe un accordo per il Senato riportando il sindaco “rivoluzionario” al centro del progetto politico in città. Segni di schizofrenia politica che mettono in luce una debolezza e soprattuto una mancanza di identità da parte di un soggetto politico che a Napoli ha perso la bussola o forse non l’ha mai avuta.  

La candidatura di Sandro Ruotolo e la centralità politica che il sindaco partenopeo si è riconquistato con questa mossa, avrà fatto saltare sulla sedia di Santa Lucia il governatore De Luca che in questi anni ha svolto il ruolo di oppositore di de Magistris. Sindaco e Governatore si sono affrontati utilizzando linguaggi e modi che non si erano mai visti e si sono sempre identificati come opposti che non si sarebbero mai attratti.  

Se il Pd nazionale festeggia e quello partenopeo si sente meno solo anche se rinnega gli anni di opposizione agli arancioni, a non esprimere pareri favorevoli è il partito di Matteo Renzi, che pensa addirittura di costruire una sua candidatura. Graziella Pagano, pasionaria di Italia Viva, aveva proposto la sua candidatura ma ora che Iv pensa di andare da sola, la battaglia sarebbe solo di rappresentanza ed è sempre difficile trovare chi è disposto al massacro.

Un’alleanza, quella chiusa tra il mondo arancione e il Partito Democratico, che lascia di stucco chi in questi anni ha costruito la propria identità politica nell’opposizione al sindaco soprattuto in cosinglio comunale, vivendo con estrema foga questo scontro. Il Pd, è bene ricordarlo, arrivò a scendere in piazza con le destre per contrastare de Magistris. Come si riesca a rimettere in discussione tutto è cosa che toccherà spiegare al segretario metropolitano Marco Sarracino.

Luigi De Magistris, come al solito, riesce a uscire più forte dai momenti più bassi della sua esperienza da sindaco. In questi mesi ha subito un indebolimento della maggioranza in consiglio, ha dovuto far fronte a problematiche che si sono ripresentate in città come incubi che ritornano, a partire dalla crisi rifiuti, eppure oggi, dopo la candidatura unitaria di Sandro Ruotolo, dimostra di essere non solo al centro di un progetto politico ma di guidarlo e che potrebbe essere nella cabina di regia anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, dalle regionali in primavera alle comunali del 2021, con Alessandra Clemente che si scalda per diventare sindaco di Napoli. Anche con i 5 Stelle il sindaco è spavaldo affermando di aver “fatto tanti nomi in questi giorni, ho proposto anche la grande coalizione civica per la Regione, ne ho parlato anche con il presidente della Camera Roberto Fico. La risposta da parte loro è stata Luigi Napolitano”. 

In una sola mossa il sindaco di Napoli torna ad essere protagonista della politica cittadina, rompe l’isolamento e dimostra di poter addirittura guidare una coalizione larga che potrebbe pure vincere. De Luca è avvertito.