De Mita contro tutti. 92 anni e non sentirli

In campo anche questa volta, il sindaco dii Nusco è riuscito a trovare la sua "centralità"

de mita contro tutti 92 anni e non sentirli
Napoli.  

92 anni e non sentirli. 92 anni pieni di potere, politica, gestione ed elezioni. Di campagne elettorali Ciriaco De Mita ne ha fatte tantissime e vinte tante, e oggi alla presentazione della lista Popolari che sostiene De Luca alle prossime regionali è stato non solo’ospite d’onore ma, come al solito, il burattinaio che tira i fili dell’ennesimo progetto politico.

Ciriaco De Mita, oggi sindaco di Nusco, ex leader di quella DC che per dimensioni e potere era soprannominata la “balena bianca” ed ex presidente del Consiglio, centra subito il vero tema di questa campagna e cioè una vittoria in Campania ridimensiona Salvini e la destre sovraniste.

"Il pensiero dei popoli è scomparso e resta la stupidità di quelli che parlano. Mi dispiace fare un solo nome, ma basta fare il nome di Salvini - ha detto con la solita lucida ironia De Mita - Non ha mai un pensiero da esprimere ma sempre un accento da introdurre”.

L’ex presidente ha poi rimarcato la sua critica al Partito Democratico e al governo Conte. "La sinistra - ha detto il sindaco di Nusco - è senza rappresentanza e quindi vive di protagonismi di avventurieri tecnici, che sono il peggio, perché il tecnico è utile se traduce la politica, non se pensa da solo. Il Pd è senza pensiero, è niente. Io questa cosa l'ho intuita ed è stato elemento di rottura: l'ultimo congresso del Pd si è chiuso senza pensiero, è stata la prevalenza di un gruppo rispetto a un altro gruppo, come se fossero persone candidate al governo e non alla rappresentanza. Noi facciamo campagna elettorale per riscoprire nella coscienza popolare la cultura popolare. Intanto vediamo protagonisti il segretario del Pd che barcolla da una posizione all'altra senza prospettiva e un professore che pensa che la politica sia la tecnica e vuole fare un partito". 

Ciriaco De Mita torna a parlare di quello che è passato alle cronache come “patto di Marano”, la notte nella quale, per l’appunto nella cittadina in provincia di Napoli, siglò con Vincenzo De Luca che poi si rivelò fondamentale per la sconfitta di Stefano Caldoro. "Nelle ultime elezioni registrando un comportamento anomalo di chi aveva fatto il presidente scelsi questo mondo - ha sottolineato De Mita La mia sorpresa positiva è stata in questi anni che quando su una questione avevo delle obiezioni costruttive andavo da De Luca, ci parlavo e mi diceva che era d'accordo- Il ruolo nostro - ha aggiunto - è mettere in difficoltà il niente. L'aggregazione come transazione delle speranze non è la politica, è il mercato. Si aggrega chi ha un pensiero. Il candidato presidente del centrodestra è di una mancanza di pensiero assurda, la sua pontificazione è misera. Nel centrosinistra c'è invece la potenzialità di recupero del pensiero democratico. Non credo che Caldoro possa criticarmi, perché lui è stato candidato anche per me, ma mentre io pensavo al programma del rinnovamento della Regione lui anziché elaborare un programma nominò il capo di gabinetto come responsabile del potere. Quando un presidente - ha aggiunto - nomina responsabile il suo collaboratore vuol dire che non ha la testa per agire. Lui mi ha chiesto scusa in seguito in un dibattito. Io non ho la presunzione dell'intelligenza, però non sono stupido".

Dunque anche in questa campagna elettorale e all’età di 92 anni Ciriaco De Mita è riuscito a trovare la sua centralità politica mostrando come al solito grande capacità di analisi e di pensiero, ma forse rendendo sempre più palese la mancanza, al suo fianco, di una classe dirigente capace.