Sorrento, polemiche ferragostane del presidente Di Prisco e di Paolo Durante

Il Presidente del Consiglio comunale di Sorrento infuriato per i dati Arpac sulla baneazione

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Annuncia clamorose iniziative Luigi Di Prisco per il divieto di balneazione a Marina Grande. Attacco anche al sindaco di Meta Tito sulla proposta di targhe alterne nei comuni peninsulari. Il tour operator Durante: il caos traffico colpa dei residenti

Sorrento.  

E' un Luigi Di Prisco, presidente del Consiglio Comunale, che indossa l'armatura per andare in battaglia quello che si presenta oggi sui social dove preannuncia clamorose decisioni per quanto riguarda la notizia del divieto di balneazione a Marina Grande che è stata ripresa e amplificata dai media nazionali infierendo un brutto colpo all'immagine di Sorrento e al borgo marinaro bandiera blu per la 5° volta consecutiva.

Scrive Di Prisco: "A seguito dell'ultimo divieto di balneazione a Marina Grande sancito dalle analisi Arpac svolte nei giorni scorsi, preannuncio delle decisioni clamorose che renderò note nei prossimi giorni. A testa alta sempre nel rispetto di Sorrento e dei nostri residenti. La Marina Grande merita dignità non può essere maltrattata e umiliata!".

Secondo round del Presidente Di Prisco indirizzato questa volta  al sindaco di Meta Giuseppe Tito che, intervistato stamattina da Positanonews, annuncia l'adozione delle targhe alterne a livello peninsulare d'intesa con gli altri sindaci per ridurre l'impatto del traffico che, a Meta, ha dato buoni risultati.

Un annuncio lapidario, che sa di dichiarazione di guerra è stata la risposta postata da Di Prisco sotto il post-intervista di Tito: "A Sorrento amministrano i Sorrentini. La nostra amministrazine non si faccia mettere i piedi in testa dai comuni vicini!". E pensare che meno di 24 ore fa, in occasione della presentazione del progetto di bike sharing a Sant'Agnello, si è tornati a parlare di Unione dei Comuni e di un'intesa politica intercomunale che ormai è cosa fatta, anzi pronta a decollare entro la fine dell'anno.

Ad accendere altro fuoco alla vigilia di ferragosto sono state le dichiarazioni di Paolo Durante, importante operatore turistico sorrentino, che in un'intervista ha addossato le responsabilità del coatico traffico che si registra in Penisola Sorrentina ai residenti. "L'invivibilità e il traffico sono creati anzitutto dai residenti e da coloro che si spostano dalle aree limitrofe per arrivare a Sorrento e in Penisola", ha affermato Durante che ha aggiunto: "A Sorrento e in Penisola c'è un numero di auto per nucleo familiare superiore alla media nazionale. Parliamo di dati forniti dall'ACI. Ogni mille abitanti ci sono circa 500 auto. Su 80mila abitanti da Vico Equense a Massa Lubrense, risultavano registrati 65mila veicoli e questo qualche anno fa... I turisti arrivano nella maggior parte dei casi con l'aereo e tuilizzano NCC o mezzi pubblici, meno che in passato i bus per la riduzione dei viaggi di gruppo che pure comunque restano".

Per Durante il turismo di massa ha garantito numeri, fatturato e lavoro occupando i 30mila posti letto che ci sono in Penisola, una realtà ben diversa da Capri, Positano e Ravello dove i numeri dell'ospitalità alberghiera ed extralberghiera sono nettamente inferiori.