Con la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è aperta oggi alla Stazione Marittima di Napoli la prima edizione degli Stati Generali della Prevenzione, organizzati dal Ministero della Salute. Un evento che ha subito acceso il dibattito sui divari territoriali, fondi alla sanità e ruoli istituzionali, con dichiarazioni a tratti polemiche da parte dei protagonisti politici precedute qualche giorno fa dalle parole del governatore campano Vincenzo De Luca che aveva definito l'evento "una marchetta elettorale di Fratelli d'Italia" perché organizzato da Edmondo Cirielli, viceministro degli esteri e papabile candidato alle elezioni regionali in Campania.
Per il Capo dello Stato dunque solo un passaggio lampo al “villaggio della prevenzione" dove ha voluto visitare lo stand dell'ospedale pediatrico Santobono, simbolo dell’eccellenza sanitaria campana insieme al presidente della Regione e il ministro Schillaci. Mattarella ha presieduto in silenzio all'apertura dei lavori, nessun intervento in questa occasione per la massima autorità dello Stato che ha scelto come è giusto che sia di rimanere distante dalle polemiche politiche che hanno preceduto l'evento, ma ascoltando con estremo interesse tutti gli interventi che si sono susseguiti nella sala della Stazione Marittima.
Schillaci: "Solo il 5% del Fondo Sanitario va alla prevenzione, aumenteremo all'8%"
Il ministro Schillaci ha lanciato un allarme: "Oggi solo il 5% del Fondo Sanitario Nazionale è destinato alla prevenzione. Dobbiamo aumentare questa percentuale, perché il 40% dei tumori si può evitare con screening e stili di vita corretti". I dati presentati sono preoccupanti: nel 2023, 16 milioni di italiani hanno ricevuto l’invito a eseguire screening oncologici, ma solo la metà li ha effettivamente svolti. "1 su 5, soprattutto al Sud, non sa che sono gratuiti – ha spiegato Schillaci – e molti rinunciano per pigrizia o perché si sentono in salute". Ma la prevenzione "non è uno slogan: racchiude azioni - ha rimarcato Schillaci - che contribuiscono a ridurre l'insorgenza di patologie. E queste azioni si traducono, in primo luogo, nell'adesione a stili di vita corretti e agli screening oncologici".
"Da Napoli vogliamo stringere un patto tra istituzioni e cittadini: con la prevenzione ognuno di noi compie una scelta di salute per sé stesso, di generosità verso la collettività e di sostenibilità del nostro servizio sanitario
Manfredi: "La prevenzione è una sfida culturale"
Il sindaco di Napoli e presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, ha allargato il discorso: "La prevenzione non è solo una questione sanitaria, ma una sfida culturale che coinvolge scuola, ricerca e enti locali". Ha poi aggiunto: "Il Sud ha ancora un’offerta insufficiente di servizi. Dobbiamo investire per garantire equità".
De Luca: "La Campania è stata penalizzata, basta piano di rientro"
"Dopo qualche stravaganza iniziale, prende il via questo importante evento che, sono sicuro, sara' un'occasione di confronto scientifico e ci offrira' l'opportunita' di ascoltare sul tema della prevenzione perfino qualche epidemiologo". Il governatore Vincenzo De Luca ha rilanciato la sua battaglia contro il piano di rientro sanitario, che obbliga la Campania a ripianare un debito di 7 miliardi di euro fino al 2041. "Un autentico delitto per le nuove generazioni", ha tuonato, ricordando che la regione è penalizzata da anni da un mancato adeguamento dei fondi.
Nonostante ciò, De Luca ha rivendicato i risultati raggiunti: "Siamo la prima regione in Italia per tempi di attesa: rispondiamo al 92% delle richieste urgenti entro 10 giorni". E ha lanciato un appello al ministro: "Ci sono tutte le condizioni per superare il piano di rientro".
"La Campania oggi ha 10mila medici in meno rispetto alla media nazionale ed ha la dotazione piu' bassa di posti letto. In Campania abbiamo 10,9 medici ogni mille abitanti rispetto ai 18,2 dell'Emilia Romagna", ha aggiunto. Nonostante queste condizioni, "Credo che abbiamo prodotto risultati importanti: siamo stati la regione d'Italia con la percentuale piu' bassa di morti per Covid, non abbiamo avuto i morti per strada, dovendo combattere allora contro gli opportunisti del No Vax, e non abbiamo avuto tragedie nelle residenze assistite per anziani, prendendoci la responsabilita' delle decisioni necessarie, non quelle piu' comode".
"Oggi abbiamo il primato per il fascicolo sanitario elettronico e abbiamo tempi di pagamento della nostra sanita' che sono i piu' brevi d'Italia", ha dichiarato ancora. "Per quanto riguarda le liste di attesa siamo la prima regione in Italia: oggi, per prestazioni richieste, urgenti e brevi, entro i 10 giorni rispondiamo al 92 per cento delle richieste di visite e di interventi diagnostici, un risultato inimmaginabile".
"Oggi i risultati di esercizio a livello nazionale vedono quattro Regioni con il bilancio sanitario in attivo: Campania, Lombardia, Veneto e Marche", ha ricordato, rinnovando l'appello al ministro della Salute: "Mi rivolgo al ministro Schillaci per dirgli che ci sono tutte le condizioni per superare il piano di rientro, anche perche' contestualmente al risanamento finanziario abbiamo raggiunto gli obiettivi sulla prevenzione territoriale e ospedaliera". In apertura di intervento, De Luca ha ironizzato sull'evento stesso proseguendo sulla scia della polemica da lui innescata qualche giorno fa quando aveva definito l'iniziativa una "vergognosa marchetta"
Cirielli: "Io ho il ruolo istituzionale più importante in Campania"
La replica implicita di Cirielli è giunta dopo pochi minuti. Il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli ha rivendicato con forza il suo ruolo: "Io ho il ruolo istituzionale più importante in questa Regione", ha dichiarato durante il suo intervento, aggiungendo poi un ringraziamento al sindaco Manfredi, definito "il nostro principale ospite". Cirielli ha sottolineato l’importanza della scelta di Napoli come sede dell’evento: "Ho visto questo come un gesto interessato a mettere in evidenza come la sanità sia unica, da Nord a Sud".
Poi ha parlato della sfida della prevenzione a livello globale avendo anche la delega all'Oms:
"Oggi con il mondo globalizzato questa della prevenzione è una sfida totale. Tutti sanno che la prevenzione inizia fuori dai confini nazionali. Oltre il 50% delle malattie si sviluppa in un continente nostro vicino, l'Africa - ha sottolineato - La cooperazione internazionale è impegnata in prima linea non solo nel sostegno finanziario delle aree svantaggiate, ma anche a far sì che le nostre buone pratiche siano messe al servizio del Sud del mondo e dell'Africa in particolare". Per Cirielli "il governo ha triplicato i fondi all'Oms per la salute dei migranti".
La sfida del futuro: più risorse e meno disuguaglianze
Mentre il governo punta a portare il Fondo Sanitario a 141 miliardi entro il 2027, la partita resta aperta. La prevenzione, come ha ricordato Schillaci, "è un patto tra cittadini e istituzioni". Ma per vincerla, servirà colmare davvero i divari tra Nord e Sud.
