Conferenza stampa a Napoli dedicata allo stato di avanzamento dei fondi Pnrr in Campania, il viceministro degli Esteri e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Edmondo Cirielli, e il ministro per gli Affari europei, la Coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, sono intervenuti anche sulla vicenda Quirinale-Bignami, rivendicando la piena collaborazione istituzionale tra Governo e Presidenza della Repubblica.
Cirielli ha parlato di una “sintonia perfetta” con il Colle:
«Mi sembra che in questi tre anni la collaborazione istituzionale sia stata esemplare. Forse nei 30-40 anni precedenti non è sempre stato così, ma questa volta abbiamo avuto una Presidenza della Repubblica che ha avuto un rispetto istituzionale del governo e che è stata ricambiata, dalla premier, nella stessa maniera».
Sul tema è intervenuto anche Foti, che ha ribadito come non sia mai stata messa in discussione la figura del Presidente Mattarella:
«Se si legge attentamente quanto è stato dichiarato, l’unico chiarimento richiesto era alla persona citata nell’articolo. La nostra fiducia nel presidente Mattarella è immutata. Spiace che l’interessato non abbia risposto pubblicamente alla domanda: che parlasse al bar o tra amici poteva chiarirlo subito, anziché rilasciare un’intervista su un quotidiano nazionale».
Pnrr, Foti: “Campania in ritardo sulla spesa. C’è un muro: il 30 agosto 2026”
Nel corso dell’incontro, Foti ha fatto il punto sull’avanzamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza in Campania, evidenziando criticità e ritardi.
«Attualmente la Campania è sotto la media nazionale sulla spesa dei fondi Pnrr», ha dichiarato il ministro, ricordando la scadenza inderogabile: «Abbiamo un muro davanti: il 30 agosto 2026. Entro quella data o i fondi sono spesi, o sono persi. Non possiamo permettercelo, né in Italia né in Campania».
Il ministro ha ricordato che la Regione dispone di circa 15 miliardi di euro di fondi Pnrr, cui si aggiungono 6,3 miliardi di cofinanziamenti:
«Parliamo di 21,3 miliardi complessivi. Per fare un paragone, la legge di bilancio oggi vale 18 miliardi. E con 5 miliardi spesi, siamo a circa un terzo».
Cirielli: “La vecchia classe dirigente ha fallito. Macchinari sanitari chiusi nelle stanze per mancanza di personale”
Cirielli ha criticato duramente la gestione regionale degli ultimi dieci anni, puntando il dito contro l’amministrazione uscente, oggi rappresentata dal candidato Roberto Fico:
«Qui c’è una classe dirigente che ha governato per dieci anni e ora si ripresenta con Fico, che un tempo li definiva il cancro del Paese. Le percentuali di spesa Pnrr sono imbarazzanti: il problema è la strategia».
Sotto accusa, in particolare, l’utilizzo dei fondi nel settore sanitario:
«Nel Pnrr c’è l’acquisto di grandi apparecchiature sanitarie, utili ad abbattere le liste d’attesa e a salvare vite. È la misura che è andata meglio, ma molti macchinari sono chiusi in una stanza perché la Regione non ha assunto medici e infermieri. Avrei voluto che Fico si fosse assunto la responsabilità di questi disastri».
Il candidato ha annunciato che, in caso di vittoria, istituirà «una cabina di regia forte» per accelerare la spesa e supportare i Comuni:
«La macchina burocratica è inceppata: se alla fine del Pnrr la Campania ha utilizzato solo il 28%, è evidente che c’è una burocrazia fine a se stessa. E dobbiamo aiutare i piccoli Comuni che non hanno uffici tecnici adeguati».
