Regione Campania - Valditara: è scontro sulla scuola

Santa Lucia: "Roma omette e travisa". Il ministro: "Abbiamo ragione noi"

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Napoli.  

La tensione tra Regione Campania e Ministero dell’Istruzione torna ad alzarsi sul tema del dimensionamento scolastico. Dopo l’ordinanza collegiale del Consiglio di Stato che ha sospeso gli effetti della precedente sentenza del Tar Campania, il ministro Giuseppe Valditara ha commentato il provvedimento definendolo in sostanza un riconoscimento della correttezza dell’azione ministeriale. Una lettura che la Regione giudica però “parziale, fuorviante e confusa”.

In una nota diffusa nella giornata del 20 novembre, Palazzo Santa Lucia attacca duramente il titolare del Mim, accusandolo di “omissioni” e di aver offerto un resoconto non aderente ai contenuti dell’ordinanza n. 4187/2025.
Secondo la Regione, il Consiglio di Stato ha disposto la sospensione unicamente per mantenere integra la res litigiosa, rinviando la valutazione nel merito all’udienza pubblica del 28 aprile 2026. Al centro della vicenda resta infatti la presunta errata contabilizzazione degli studenti campani, che secondo Napoli sarebbero oltre 23mila in più rispetto ai dati utilizzati dal Ministero per definire i nuovi parametri del dimensionamento.

Il Consiglio di Stato: il Ministero produca i dati entro marzo 2026

La nota della Regione ricorda alcuni passaggi dell’ordinanza, ritenuti fondamentali e non citati dal ministro:

la mancanza, nella documentazione ministeriale, di elementi che giustifichino l’impianto del dimensionamento;

la possibilità, qualora vi fossero carenze di dirigenti scolastici, di ricorrere alla reggenza;

l’obbligo imposto al Ministero di depositare entro il 31 marzo 2026 una relazione dettagliata sui dati effettivi della popolazione scolastica campana, mai forniti nonostante “plurimi e reiterati ordini del Tar”.

“La realtà dei fatti – sostiene la Regione – è che a Roma si continua a omettere e travisare. Non c’entra l’Europa, non c’entra il Pnrr: il ministro produca i dati richiesti dagli organi di giustizia amministrativa”.

Valditara rivendica investimenti e risultati: “Record di fondi e abbandoni in forte calo”

Nelle stesse ore, da Napoli, Valditara ha illustrato invece ciò che definisce “risultati storici” per la scuola campana, presentando numeri e investimenti. E in merito replica: "Sostanzialmente il Governo governo ha ragione, l'istanza cautelare della Regione Campania non è fondata. Vedremo poi nel merito, il merito lo rinvia credo a marzo 2026". E il commento del ministro dell'Istruzione, Giuseppe VALDITARA, a Napoli per una conferenza stampa sul sistema scolastico campano, sul tema del dimensionamento scolastico, in relazione all'ordinanza collegiale del Consiglio di Stato. "Noi abbiamo tutti i dati corretti, aggiornatissimi e quindi non c'è problema, non abbiamo timore di nulla anche perché tutte le sentenze, tutte le sentenze consiglio di Stato e Corte Costituzionale a cui se non ricordo male pure la Campania aveva il suo tempo ricorso, hanno visto il Ministero vincere e la regione soccombere", ha chiuso il ministro. 
Il ministro ha sottolineato che la Campania ha beneficiato di 2,64 miliardi di euro, cifra che definisce “tra le più alte in Italia insieme alla Lombardia”, e che segna un record assoluto per la regione.

Particolare enfasi è stata posta sulla lotta alla dispersione scolastica: secondo i dati Invalsi illustrati da Valditara, il tasso di abbandono sarebbe passato dal 19% del 2020 al 13,3% del 2024, “il minimo storico”.
Un calo che, secondo il ministro, corrisponde a oltre 10mila studenti recuperati in quattro anni, con ulteriori miglioramenti nel 2025 grazie al decreto Caivano e all’Agenda Sud:

  • 295 studenti recuperati ad Avellino
  • 288 a Benevento
  • 1.660 a Caserta
  • 4.285 a Napoli
  • 1.075 a Salerno

“Ci aspettiamo – ha dichiarato Valditara – una nuova diminuzione della dispersione nella prossima rilevazione”.

Una partita ancora aperta

Il confronto tra Regione Campania e Ministero resta dunque acceso.
Da un lato, la Regione insiste sul tema della corretta contabilizzazione degli studenti e sulle ricadute dei tagli legati al dimensionamento; dall’altro, il ministro rivendica i progressi ottenuti sul piano degli investimenti e della partecipazione scolastica.

La decisione finale sui numeri e sulla legittimità dei parametri del dimensionamento arriverà soltanto nel 2026, quando il Consiglio di Stato entrerà nel merito della questione. Fino ad allora, il dibattito politico resta destinato a proseguire.