Italvolley, Chirichella sul Mondiale: "Vogliamo arrivare fino in fondo"

Dopo la partita vinta col Giappone la centrale napoletana non nasconde le ambizioni azzurre.

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Napoli.  

La sconfitta col Brasile ha aperto qualche piccola crepa nella squadra azzurra, ma dopo il primo set perso contro il Giappone tutto è tornato alla normalità. La squadra di Mazzanti ha rimontato e vinto dominando la partita, un atto di forza importante per il proseguo del torneo. Tra le grandi protagoniste di giornata Cristina Chirichella. La centrale napoletana, giunta al suo terzo Mondiale, ha indossato i panni della trascinatrice con 11 punti e tante ottime giocate.  

“Sapevamo di dover affrontare una partita tosta e lunga –spiega-. Siamo state brave a essere concentrate su ogni pallone, pronte a conquistare questa importante vittoria. Il peso del Mondiale comincia a farsi un po' sentire, cominciano ad avvicinarsi le partite decisive, quelle da dentro o fuori. Ora siamo ancora nel girone, ma comunque quelle che abbiamo affrontato e quelle che affronteremo saranno tutte sfide molto difficili. Affronteremo due ottime formazioni come Argentina e Cina, dopo inizierà la fase a eliminazione diretta. Il peso delle partite ovviamente sarà sempre più alto. Allo stesso tempo, dopo aver disputato tanti match, abbiamo accumulato un buon bagaglio che ci ha permesso di arrivare sin qui. È cinque mesi che prepariamo il Mondiale, sappiamo cosa siamo in grado di fare e ora dipende tutto da noi. Per me si tratta della terza rassegna iridata, vogliamo arrivare fino in fondo”.  

Fino in fondo significa ripetere la finale del 2018 ma magari con un esito diverso. Ha parlato del match contro il Giappone anche coach Mazzanti.   

"All'inizio ci siamo portati ancora un po' dietro la partita col Brasile –sottolinea-, però ho sempre avuto la sensazione che bastasse poco per prendere ritmo. Giocare contro il Giappone non è mai facile, era tanto che non l'affrontavamo, con il passare dei set abbiamo preso le misure e la squadra è salita di livello. Contro di loro se provi a giocare i mezzi colpi fai davvero fatica e così è successo in avvio, perché c'era un po' la paura di commettere degli errori. Ci siamo sistemati anche tatticamente e progressivamente le ragazze hanno preso il controllo del gioco.  
La nostra squadra ha nel suo DNA di essere creativa e coraggiosa, se non mettiamo in campo queste qualità non ci riconosciamo. Per assurdo sbagliamo di più quando non rischiamo, dobbiamo avere tanta fiducia nel nostro ritmo. A volte nelle partite capita di andare fuori giri e così viene a mancare la qualità. Più riusciremo a credere nel nostro ritmo e secondo me più ci godremo questo Mondiale".