La carica di Conte: "Andiamoci a prendere questo scudetto"

L'allenatore del Napoli:: "Impossibile non soffrire, siamo sempre stati in grande difficoltà"

la carica di conte andiamoci a prendere questo scudetto
Napoli.  

Antonio Conte sorride, sente lo scudetto vicino nonostante il secondo pareggio consecutivo. La ricetta è semplice: bisogna soffrire. E così sia. «Siamo vicini allo Scudetto, ancora quell’ultimo passo lo dobbiamo fare in casa nostra con il supporto dei nostri tifosi. E’ un campionato veramente molto difficile, noi quello che volevamo fare era dare fastidio fino alla fine. Adesso c’è un piccolo passo da fare, siamo stati tanto in testa alla classifica nonostante un’annata piena di difficoltà. Siamo ad un passo dal fare qualcosa di inimmaginabile, vincere a Napoli è diverso rispetto ad altre piazze dove sono abituati a collezionare Scudetti e Coppe».

Percorso più complicato o emozionante?

«Ambe due, ma è stato molto complicato. E’ passato tutto per normale, i giocatori non c’erano e noi abbiamo sempre cercato di trovare la soluzione senza lamentarci. Noi non ci siamo lamentati mai, non ho voluto dare alibi, abbiamo sempre cercato la soluzione. Ma da gennaio in poi abbiamo dovuto trovare sempre soluzioni per arrivare ad una giornata dalla fine con un punto di margine. Rosa ridotta, che ora è all’osso. Manca Lobotka, è mancato Neres, Buongiorno quasi sempre fuori nel girone di ritorno, nessuno ha mai tirato in ballo questo. Ma davvero stavamo raschiando il fondo dal barile eppure siamo là in classifica, riconoscerlo sarebbe onestà intellettuale. Viene detto poi che si è sofferto, cazzo come si fa a non soffrire. Due anni fa lo scudetto è stato in carrozza, con un’altra squadra e un’altra situazione. Quest’anno invece... se qualcuno ha la soluzione alzo le mani, mi arrendo (ride, ndr). Però solo a fine stagione».

Come si allena questa partita di tie breack? Cosa conta ora?

«Entri in un’altra dimesione. Facevo riferimento allo scudetto di due anni fa, è totalmente diversa perché sono situazioni che riesci ad affrontare in maniera più leggera. Qualcuno era già abituato a vincere uno scudetto ma in carrozza non in un testa a terta come questo. Erano dieci finali qualche mese fa, ora ne manca una. Loro sono stati bravissimi perché hanno affrontato una situazione mai affrontata prima. In questi giorni dirò: “Andiamoci a prendere lo scudetto”».

Quanto è difficile dover sempre riorganizzare questo Napoli?

«Il problema è che con noi tutto passa in secondo piano, tutto sembra normale. Oggi mancava Lobotka, stiamo perdendo tutti i pezzi e nonostante questo rimaniamo lì a combattere in testa alla classifica. In panchina non avevamo tanti giocatori, il merito è di questi ragazzi che ci mettono anima e cuore. Mi auguro di poter festeggiare questo Scudetto, sarebbe qualcosa di bello».