De Laurentiis, pronta la laurea honoris causa alla Federico II

Per il presidente del Napoli il riconoscimento è su economia aziendale: ma emergono Divisioni

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Napoli.  

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è già al lavoro sulla sua lectio magistralis in Economia Aziendale in vista di un riconoscimento accademico che potrebbe segnare un importante traguardo personale. La notizia è riportata oggi dall'edizione napoletana di Repubblica, spiegando che l'idea di ricevere una laurea honoris causa dalla prestigiosa Università Federico II lo riempie di gioia, sebbene preferisca attendere l'annuncio ufficiale da parte dell'ateneo prima di esprimere entusiasmo pubblico. La proposta per il conferimento della laurea è stata approvata a larga maggioranza tre giorni fa dal Dipartimento di Economia Management e Istituzioni, grazie al sostegno fondamentale del rettore Matteo Lorito. In calendario si prevede che lunedì 29 settembre l'Aula Magna dell'università ospiti la cerimonia ufficiale di consegna della laurea a De Laurentiis.

Tuttavia, l'organizzazione dell'evento non è esente da ostacoli: persistono dubbi e riserve da parte di alcuni docenti più critici. A tal proposito, Stefano Consiglio, presidente della Scuola delle Scienze Umane, ha dichiarato a Repubblica: "Vedremo quali sono i requisiti di De Laurentiis", evidenziando che, secondo il regolamento accademico, la laurea ad honorem può essere assegnata solo a personalità che abbiano raggiunto meriti scientifici, tecnologici, culturali o sociali di indiscutibile importanza, universalmente riconosciuti a livello nazionale o internazionale. Il procedimento, comunque, deve ancora completare vari passaggi burocratici: oltre alla delibera del dipartimento e al parere della Commissione d’Ateneo (composta dal rettore e dai presidenti delle quattro Scuole della Federico II: Medicina, Agraria, Scienze Umane e Scienze di Base), sarà necessario ottenere il nulla osta definitivo dal Ministero dell’Università a Roma. Nel frattempo, le opinioni all'interno delle scuole accademiche restano piuttosto divergenti, rendendo l'assegnazione di questa onorificenza particolarmente controversa.