Dopo le follie del "derby d'Italia", non restava che affacciarsi su una delle partite diventate (chissà perché) meno "italiane" di tutte, visto l'odio profondo che la tifoseria gigliata non mancava mai di manifestare nei confronti di quella azzurra. Le premesse c'erano tutte: due gran belle squadre, due ottimi allenatori, due società sane e due presidenti ancora in carne e ossa (non pupazzi da avanspettaccolo) a metterci soldi e faccia. Si sperava di conseguenza in una bella prova di sport, almeno in campo. Le sorprese non erano mancate, sin dalle formazioni di partenza, con un Milinkovic-Savic in più e un Olivera in meno. Ma il risultato non cambiava.
IL PIZZINO di Gerardo Casucci: Il risultato non cambiava
Non sono mancate le sorprese nella formazione del Napoli a Firenze, ma va bene così...
Napoli.
