Dramma al campus. Le indagini confermano: è stato un suicidio

Testimonianze e video hanno eliminato ogni dubbio. Il 21enne si è lanciato nel vuoto

Il giovane di origini marocchine viveva da 15 anni in Italia con la famiglia. Il tragico episodio dopo la violenta lite con la fidanzata, costretta a farsi medicare in ospedale

Fisciano.  

Non ci sono dubbi, si è trattato di un suicidio. Lo confermano i rilievi degli investigatori che ieri, nel primo pomeriggio, sono intervenuti nel campus di Fisciano, ancora una volta teatro di una tremenda tragedia. A. N., 21 anni, si è lanciato nel vuoto, volando per diversi metri dal parcheggio multipiano dell'Università. Poco prima aveva avuto una violenta discussione con la fidanzata. L'ennesima.

E' questo il quadro ricostruito dagli inquirenti che stanno indagando sul drammatico suicidio. Il giovane studente di origini marocchine ieri, dopo l'acceso litigio con la ragazza, ha deciso di farla finita. Forse non ha retto il senso di colpa per averle fatto del male. E' morto così riverso sull'asfalto. Per 40 minuti i sanitari che erano stati chiamati per soccorrere la giovane ferita, hanno cercato di rianimarlo.

E' stato tutto inutile. Hanno dovuto arrendersi, troppo gravi le ferite riportate dal violento impatto.
Il 21enne viveva con la sua famiglia da 15 anni a Lacedonia, comune dell'Alta Irpinia. Era iscritto al corso di Matematica a Fisciano.

Ieri intorno alle 13.30 avrebbe iniziato a discutere con la sua fidanzata, a pochi passi dalla biblioteca. I due stavano insieme da circa otto mesi. Una relazione tormentata, pare che la ragazza più volte fosse stata vittima delle maltrattamenti del fidanzato. Il litigio di ieri è stato tale però da rendere necessario l'intervento dei soccorsi. La ragazza è stata poi portata in ospedale dove le hanno riscontrato lesioni al setto nasale.

Intanto il 21enne, forse preso dal panico, si sarebbe allontanato velocemente dal posto, lasciando la giovane in lacrime e ferita.

Poco dopo la tragedia. Intorno alle 14 il corpo di A. N. è volato dal parcheggio multi piano. A notarlo l'addetto alla guardiania. Sul posto è arrivata la Croce Rossa, poi l'ambulanza del Punto di Baronissi. In molti si sono fermati nei pressi dell'area non capendo bene cosa fosse successo. La zona è stata recintata dalle forze dell'ordine, intervenute sul posto. Prima tra tutti la polizia di stato del campus e in seguito la compagnia dei carabinieri di Fisciano. Il corpo senza vita del giovane è stato trasferito, intorno alle 17, all'obitorio dell'ospedale di Mercato San Severino.

Non sarà necessario effettuare l'autopsia, chiare le cause della morte. Sconcerto e choc all'ateneo. Anche il rettore del campus Aurelio Tommasetti si è recato sul posto della tragedia. Dolore anche nella comunità di Lacedonia. Il giovane vi viveva con la sua famiglia, i genitori e le quattro sorelle.

Era nato a Casablanca ma da 15 anni si erano tutti trasferiti nel comune irpino, dove la famiglia si è ben integrata. Uno dolore che, non appena la notizia si è diffusa, ha turbato quanti conoscessero il giovane. Un ragazzo alto e magro, con tanta voglia di vivere, raccontano gli amici. Avrebbe compiuto 22 anni il prossimo febbraio.  

Sara Botte