Jorit lascia il segno a Salerno con Trotula De Ruggiero

L'opera del famoso street artist ritrae la dottoressa della Scuola Medica Salernitana

Salerno.  

Il volto fiero e potente di Trotula De Ruggiero, la prima donna medico che operò nella Scuola Medica Salernitana, segnando la nascita dell'ostetricia e della ginecologia in Italia, impresso su 400 metri quadri di cemento dall'artista partenopeo di fama internazionale Jorit Agoch. Dopo aver riprodotto i visi di San Gennaro, Pier Paolo Pasolini, Maradona e Ilaria Cucchi a Napoli lo street artist ha lasciato la sua firma anche a Salerno nel nuovo parcheggio di via Vinciprova.

A promuovere il progetto Salerno Mobilità, in collaborazione con la Fondazione Anfonso Gatto e il patrocinio del comune di Salerno. Spazio anche alle opere del salernitano Green Pino e del sardo Andrea Casciu, che hanno riprodotto il “Regimen sanitatis salernitanum” e “La pesca miracolosa”.

“Abbiamo scelto Jorit per questo progetto di arte pubblica– spiega Filippo Trotta, presidente della Fondazione Alfonso Gatto – per la sua bravura, è tra i muralisti più famosi al mondo. Cercavamo anche un testimonial importante perché il suo nome, associato a questo progetto e a questo soggetto, chiaramente lo rafforza”.

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Proprio Jorit ha lasciato un post sul suo profilo Instagram nel quale spiega l'importanza di questa sua ultima opera. “In un medioevo deprivante per le donne, escluse dal sapere Trotula De Ruggiero compie regolari studi di medicina ed è la prima donna a cui è riconosciuto lo status di medico dalla Scuola Medica Salernitana, prima università medica Europea - precisa Jorit - Le conquiste legali di uguaglianza formale tra uomini e donne non cambiano, se non in misura minima, le condizioni materiali di subordinazione delle donne. Le cambiano, infatti, soltanto per una parte delle donne non lavoratrici. Per far cambiare realmente e non solo formalmente le condizioni di subordinazione materiale delle donne e del popolo è necessario - continua Jorit – realizzare tramite la rivoluzione una società nella quale scompaia la subordinazione dell'umanità alla forma merce”.