Beni confiscati: a Battipaglia aprirà il supermercato sociale

Assegnati i fondi del bando. 3,2 milioni per sette progetti destinati al Sud

Battipaglia.  

Un supermercato sociale che realizzerà interventi educativi e di sensibilizzazione. L’iniziativa nascerà a Battipaglia in una struttura confiscata alla mafia e altre sei strutture prenderanno nuova vita in quattro regione del Sud.

Saranno presto valorizzati attraverso attività economiche sociali nel settore agricolo, turistico e della ristorazione. La Fondazione con il Sud insieme alla Fondazione Peppino Vismara ha promosso la ristrutturazione di sette strutture requisite a organizzazioni criminali e che hanno aderito alla quarta edizione del bando Beni Confiscati.

Sono circa 50 tra associazioni, organizzazioni, cooperative sociali, istituzioni locali e università a partecipare e a donare nuova dignità agli immobili. In Campania saranno due, a Salerno e Caserta, una in Calabria, due a Palermo e due in provincia di Foggia e Brindisi.

Il contributo totale è di circa 3,2 milioni di euro di risorse private, di cui circa 790 mila euro sono messi a disposizione dalla Fondazione Vismara. I progetti prevedono modalità e ambiti differenti di valorizzazione dei beni: si va dalla conversione di un edificio confiscato alla mafia a Casteldaccia in un caffè letterario, con area food multietnica e il coinvolgimento di chef stellati e giovani immigrati.

Una villetta confiscata alla camorra a Casapesenna che diventerà uno spazio multigenerazionale, con percorsi di sostegno alla genitorialità e consulenza a donne svantaggiate, mentre in centro a Reggio Calabria in un bene confiscato alla 'ndrangheta, esattamente al re dei videopoker Campolo, sorgerà un welfare lab con servizi per famiglie, persone svantaggiate e aziende.

Sono tre, infine, i progetti di agricoltura sociale bio in terreni confiscati rispettivamente al boss Michele Greco a Polizzi Generosa, a Cerignola e a San Vito dei Normanni.