“Iervolino deve campare cento anni perché i Faggiano sono di passaggio, Iervolino no". Una battuta che chiude una lunghissima introduzione. Daniele Faggiano veste i panni di pompiere. In un momento considerato chiave per la stagione della Salernitana, dopo la sconfitta pesantissima di Benevento e a tre partite dall’inizio del mercato, il direttore sportivo scende di nuovo in campo, questa volta non dopo una sconfitta come capitato con Audace Cerignola e lunedì sera al Vigorito, e apre i microfoni. Le parole al miele del direttore sportivo sono tutte indirizzate a Danilo Iervolino: “Il primo messaggio dopo Benevento è stato di Iervolino. Mi ha scritto che non dovevamo perdere la calma, che la strada fosse quella giusta e che bisognava restare sereni. Lo ha fatto per caricare l'ambiente nonostante il dispiacere. Questo è bastato a me, al mister, alla squadra per caricarci. Vale più questo che la sua presenza fisica. Si parla anche di una possibile cessione ma se aveva voglia di andare via non prendeva così tanti impegni che sta rispettando.
La parola d’ordine è unità: “Quello che si sta facendo per la società è importante. Trovare un presidente come Iervolino con una voglia importante è raro. Se siamo in serie C qualcosa non ha funzionato. Noi siamo mentalizzati sull'oggi, sullo smussare cosa non ha funzionato. Vorrei evidenziare che qui c'è una società importante, che ha messo 30 milioni di euro di ricapitalizzazione e non ha battuto ciglio. Gli errori si possono fare ma va sottolineato che Iervolino non si è mai tirato indietro. Con lui c'è un rapporto quotidiano. Vi racconto un annedoto: mi trovo a Salerno perchè gli ho scritto un messaggio perchè volevo diventare il ds della Salernitana. Lui prima di scegliermi è venuto da me a Pescara. Insieme a lui, insieme a Pagano, insieme alla squadra, abbiamo un rapporto che va oltre. Qui c'è una sola corrente che è quella di Iervolino che non ci fa mancare niente, cosa che non succede da nessuna parte in serie C. Non bisogna perdere Iervolino".
