Il "sistema Salerno" su La 7 e il fango su un'intera città: un commento a caldo

L'inchiesta giudiziaria, lo show televisivo e nulla di nuovo rispetto a quanto già noto

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Salerno.  

Salerno è tornata su La7, ancora una volta alla popolare trasmissione Non è l'arena condotta da Massimo Giletti. E il quadro che ne viene fuori consegna all'Italia il quadro di una città che sembra l'epicentro della corruzione. La Sodoma e Gomorra degli appalti. 

Una città che avrà mille difetti, ma che non merita una simile onta. L'inchiesta giudiziaria farà il suo corso, ed è sacrosanto che si faccia piena luce su rapporti e condotte. Forse inopportune, illegali lo stabiliranno i magistrati.

Nel salotto di La7 le annunciate "intercettazioni clamorose" però non c'erano. O meglio: in onda ci sono finite quelle già emerse nei giorni scorsi e raccontate dalla stampa locale. Già pubblicate sul Mattino, La Città, CronacheIl Roma e Il Quotidiano del Sud, per intenderci. E mandate in onda dalle tv. 

Le riflessioni di autorevoli giornalisti come Peter Gomez e Nello Trocchia, la non facile posizione di Michele Sarno nella doppia veste di avvocato del principale indagato dell'inchiesta della procura e allo stesso tempo uno dei più feroci critici del "sistema". Luca Di Giuseppe e l'entusiasmo disilluso di un giovane appassionato di politica. Giletti che ha una presenza scenica di primissimo livello.

E dunque su La7 sono stati riproposti temi già noti, ma su scala nazionale. Argomenti - tanto per citare un esempio - che chi frequenta il gruppo social de I figli delle chiancarelle conosce a menadito. E allora: tanto rumore per nulla? 

Fino ad un certo punto. Perché sulla rete di Cairo a colpire davvero non sono stati gli audio ricostruiti, ma la denuncia di Rita Mazzotti, candidata alle ultime elezioni amministrative ed esercente. Nel suo seggio elettorale sarebbero spariti - il condizionale è d'obbligo - i voti suoi e dei suoi familiari. Annunciata in trasmissione una denuncia che a breve sarà formalizzata e che getta un'ombra sulle operazioni di spoglio. 

Intanto, di Salerno se ne torna a parlare. Fra una settimana Non è l'arena ha in programma la seconda parte dell'inchiesta sulle cooperative. Le tifoserie contrapposte sono pronte ad un nuovo round. Ma, alla fine, chi sarà a pagare il prezzo più alto?