"Il tempo, i numeri e gli eroi": il rettore Loia inaugura l'anno accademico

La guida dell'ateneo di Salerno ha spronato gli studenti e rivendicato gli investimenti

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Salerno.  

“Il tempo, i numeri e gli eroi”, questo il canovaccio dell'intervento del rettore Vincenzo Loia nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico all'Università di Salerno. "Così abbiamo trascorso il tempo complicato di questa pandemia. Abbiamo ampliato la nostra offerta didattica che conta ad oggi 83 corsi di studio e stiamo lavorando sulle nuove proposte formative da integrare. Abbiamo ottenuto buoni risultati nella ricerca con 41 progetti approvati su bandi competitivi. Abbiamo fatto investimenti significativi sull’edilizia, volti soprattutto ad aumentare i numeri di aule e laboratori. Per gli studenti abbiamo innalzato la soglia della "no tax area" al livello massimo consentito in Italia e abbiamo messo a budget un milione di euro per premiare il merito - ha detto il rettore -. E mi piace ricordare che abbiamo quasi del tutto assorbito la figura del ricercatore a tempo indeterminato con più di 80 progressioni di carriera. Per il personale tecnico e amministrativo abbiamo proceduto ad assegnare risorse in termini di punto organico superiori al 15% del puro e semplice turn over. Anche nell’emergenza Covid siamo riusciti a crescere e a fare in modo che i nostri studenti potessero svolgere tutte le attività. È attraverso di loro e per loro che l’Università è considerata un’Istituzione chiave del nostro Paese. È a loro che rivolgo il mio pensiero: anche in questo tempo difficile, non vi accontentate, siate eroi", il monito consegnato agli studenti.

A seguire la cerimonia ha ospitato l’intervento di Marco Minniti, presidente della Fondazione Med-Or, che ha sottolineato: "In questo momento l’alta formazione è importante per l’Italia, importante per questo territorio. Due sono le parole chiave per questa epoca: la prima è “futuro”, perché siamo ancora oggi dentro una pandemia, che vorrebbe inchiodarci alla quotidianità. Proprio perché è in atto questa pandemia dobbiamo avere ancora di più il coraggio di fare , progettare e pensare. La seconda parola è “Mediterraneo”: un pezzo grande del futuro e delle nuove generazioni si gioca nel Mediterraneo e nelle interconnessioni che saremo capaci di avere con l'altra parte del Mediterraneo, parte cruciale del pianeta".

Il programma della mattinata è proseguito con la testimonianza degli studenti dell'Ateneo rappresentati dalla presidente del consiglio studentesco Carmen Rosaria Scalcione: "La giornata di oggi è particolarmente importante, fa effetto e dà calore vedere tante persone riunite nello stesso luogo dopo tanto tempo trascorso dietro ad un freddo schermo. Per me Unisa è campus vivendi, per me università è una comunità, una comunità fatta di individui che condividono valori, percorsi di studio e di crescita personale. A tutti i neoiscritti della nostra università, va il mio più forte in bocca al lupo, il vostro futuro inizia da qui, da questo campus".

Per il personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo in senato accademico è intervenuto Gerardo Pintozzi, che ha dichiarato: "Accogliamo con favore l’inizio di una fase di crescita per il personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo. Poiché una Università che aspira ad essere punto di riferimento per il proprio territorio, essere un’eccellenza nel campo della ricerca e della didattica, che lavora per cogliere le opportunità straordinarie previste dal Pnrr, non potrà fare a meno di una amministrazione qualificata e ben organizzata. Ogni successo acquisito sarà frutto anche del nostro lavoro".