"Basta logiche aziendaliste nella sanità": a Salerno il clima resta teso

Nonostante l'annuncio della proroga dei contratti dei precari, la Cgil va all'attacco

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Salerno.  

Dopo il comunicato stampa della Regione Campania di lunedì 29 novembre e la successiva circolare a firma del direttore generale per la tutela della salute e il coordinamento del Sistema sanitario regionale della Campania, è urgente un intervento deliberativo delle Aziende Sanitarie salernitane che dia seguito all'impulso della proroga dei contratti al 31/12/2022.

"A chi ha combattuto in prima linea, anche alla prima esperienza di lavoro, la Regione Campania non può restituire insicurezza per il futuro. Dopo le migliaia di operatori in meno nelle strutture sanitarie a causa di un decennio di blocco delle assunzioni, siamo ancora a discutere di tetti di spesa e di metodologie per la determinazione del fabbisogno di personale - spiega il segretario della Fp Cgil, Antonio Capezzuto -. Anche a fronte di un numero notevole di assunzioni a tempo determinato, oggi le strutture sanitarie salernitane sono ancora in difficoltà e non hanno colmato il gap rispetto al reale fabbisogno di personale, necessario a garantire a pieno i servizi. Per noi la vera battaglia è ragionare sulle vere necessità di assistenza dei cittadini. Bisogna uscire da una logica aziendalistica che non guarda al miglioramento degli standard quantitativi e qualitativi, ma esclusivamente a vincoli di spesa e metodologie di calcolo marziane, non rispondenti alle necessità assistenziali del territorio. I lavoratori a tempo determinato e co.co.co. sono ad oggi fondamentali per tenere aperte le strutture e, pertanto, le Aziende non possono prescindere dalle loro prestazioni".

Solo all'ospedale "Ruggi d'Aragona" di Salerno si parla di oltre trecento dipendenti: "Siamo pronti alla mobilitazione di tutto il personale, anche a tempo indeterminato, se non dovessero arrivare immediate determinazioni da parte del Ruggi e dell'Asl", conclude il segretario Capezzuto.