Uccisi in servizio, Pontecagnano ricorda i carabinieri-eroi Pezzuto e Arena

Cerimonia a Faiano alla presenza dei vertici dell'Arma e dei familiari

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Pontecagnano Faiano.  

Trent'anni non sono bastati per rimarginare una ferita che sanguina ancora. Pontecagnano Faiano ha ricordato Claudio Pezzuto e Fortunato Arena, i due carabinieri uccisi la sera del 12 febbraio 1992 in piazza Garibaldi a Faiano durante un posto di blocco. «L'unico modo che può consentirci di andare avanti è commemorarli», ha affermato Gianluca Trombetti, comandante provinciale dei carabinieri di Salerno. «La commemorazione serve a tenere vivide nelle nostre menti le loro gesta affinché possano rappresentare un esempio anche per i più giovani».

Una tragedia immane che, ancora oggi, viene ricordata con commozione e rabbia da chi ha vissuto quei drammatici momenti. «Tutta Pontecagano rimase scossa da un episodio che nessuno si sarebbe mai aspettato», ricorda Antonio Di Chiara, all'epoca sindaco di Pontecagnano Faiano. «Fu una cosa che sconvolse tutta la cittadinanza».

Il dolore delle famiglie resta atroce, come testimoniato da Angela Lampasona, vedova di Fortunato Arena che quest'anno ha partecipato alla commemorazione insieme alla nipote Elena, 29enne che ha scelto d'indossare la divisa.

Dopo la messa celebrata a Faiano nella chiesa di San Benedetto, sono state deposte due corone in piazza Garibaldi.