Pnrr e sviluppo, tavolo di confronto a Castellabate

Il convegno è stato promosso dal Comune in collaborazione con First Cisl

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Castellabate.  

 Pnrr e legalità. Sono stati i temi al centro del convegno, svoltosi nel pomeriggio presso l’aula consiliare “C.Grande” del Comune di Castellabate, organizzato dal Comune di Castellabate in collaborazione con First Cisl, Federazione Italiana Reti e Servizi del Terziario e Fondazione FIBA. 

«Il Pnrr è una grande occasione di sviluppo per una realtà come la nostra che ha in cantiere tanti progetti» ha detto, nel suo intervento iniziale, il  sindaco di Castellabate, Marco Rizzo, aprendo i lavori moderati dal giornalista Giuseppe Caporaso. 

Presente anche il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani: «Il Pnrr rappresenta per l'Italia una straordinaria occasione di sviluppo. Con il Next Generation Eu l'Europa si è lasciata alle spalle la stagione delle politiche di austerity e si è data finalmente una dimensione solidale. L’Italia è la prima beneficiaria dei fondi assegnati dall’Ue. È un'occasione ancora più grande per il Sud, al quale andranno il 40% delle risorse complessive. Gli investimenti previsti sulla transizione ambientale e digitale devono servire a colmare il divario sempre più profondo che, prima con la pandemia, poi con la guerra e le sue conseguenze economiche, sta allontanando le diverse aree del nostro Paese. Il sindacato deve ricoprire un ruolo di primo piano nell’attuazione del Pnrr e delle politiche rivolte all’inclusione sociale, uno dei suoi assi strategici». 

«Il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta un'occasione storica per il rilancio del sistema-Paese, ha evidenziato Stanzione. L’attuazione delle riforme deve infatti far tesoro dell’esperienza pandemica, affrontata dall'Europa e dall'Italia senza mai porre un aut aut tra sanità e diritti individuali, tra solidarietà e libertàIn questa prospettiva, la protezione dei dati ha ormai assunto un ruolo centrale nel processo riformatore, tracciando la direzione attorno alla quale “imprimere al Paese un’innovazione sostenibile anche in termini di diritti e libertà - ha aggiunto il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione - Il PNRR impone di ripensare la digitalizzazione della PA secondo una regia unitaria. Il processo di innovazione può infatti determinare miglioramenti dell’efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, ma anche notevoli rischi e disfunzionalità se non adeguatamente governato».

Sono intervenuti, inoltre, Domenico Manente, già avvocato Anac; Renato Catalano, segretario dell’Autorità Nazionale Anticorruzione; Alfonso Graziano, consigliere TAR Lazio; Antonio Garofalo, magnifico Rettore Università Parthenope di Napoli; Adriano Tortora, avvocato amministrativista del Foro di Roma.