La tragedia mai dimenticata: 112 anni dalla terribile alluvione di Cetara

Il borgo costiero, il 24 ottobre del 1910, venne travolto dalla furia dell'acqua: 111 le vittime

la tragedia mai dimenticata 112 anni dalla terribile alluvione di cetara

Fiumi di fango, frane, morte e distruzione: è passato oltre un secolo dalla tragica alluvione, ma la ferita resta aperta nella comunità costiera. Domenica 30 ottobre sarà celebrata una messa in ricordo delle vittime.

Cetara.  

Fango e detriti. Abitazioni distrutte e vite spezzate. Sono passati 112 anni dall'alluvione che il 24 ottobre 1910 devastò la Costiera Amalfitana. A pagare il prezzo più alto fu Cetara, delle 200 vittime registrate in tutta la Campania, 111 furono solo nel borgo della Costa d'Amalfi.

La violenza della pioggia investì la regione dal pomeriggio del 23, una bomba d'acqua che in Costiera causò danni importanti, in termini di distruzioni materiali e di perdita di vite umane. Vittime anche a Maiori ed Amalfi. 

Quella fu anche la prima alluvione a essere documentata da fotografie che, poi, furono diffuse anche nelle prime pagine dei giornali nazionali. La situazione fu così grave da portare l'allora Re Vittorio Emanuele III, con il piroscafo Tirreno e la fanteria del 63esimo reggimento, a recarsi, nei giorni appena successivi, sul posto, mettendo a disposizione 50mila lire per i soccorsi più urgenti.

Il ricordo dell'amministrazione comunale

In quegli scatti in bianco e nero la testimonianza del disastro, mai dimenticato.

"Il 24 ottobre 1910 Cetara veniva travolta dalla furia dell'acqua che spazzò via parte del paese e interi nuclei familiari. L'alluvione causò 111 vittime e noi, oggi più che mai, abbiamo il compito di ricordarle", scrive il sindaco.

Domenica 30 ottobre alle ore 11, presso la Chiesa di San Pietro Apostolo, sarà celebrata la Santa Messa in ricordo delle vittime e successivamente seguirà il corteo commemorativo fino a Piazza Mercato dove verrà deposta una corona al monumento in ricordo del tragico evento e di coloro che perirono al nubifragio.