Caso eliambulanza, il Nursind Salerno replica al sindaco di Vallo della Lucania

Il sindaco Sansone aveva detto: «Noi parte lesa»

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Sul caso del cancello chiuso per accedere all'elisuperficie di Vallo della Lucania è intervenuto nuovamente il Nursind Salerno per replicare al sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone

Vallo della Lucania.  

Sul caso del cancello chiuso per accedere all'elisuperficie di Vallo della Lucania è intervenuto nuovamente il Nursind Salerno per replicare al sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone. Al primo cittadino il segretario territoriale, Biagio Tomasco, ha risposto, dicendo che «i sanitari erano tutti presenti sul luogo di atterraggio nei tempi e nei modi previsti, cosa per la quale le accuse loro rivolte, oltre ad essere infamanti e fuori luogo, non sono suffragate da alcuna prova di intervenuta inefficienza anzi, al contrario, tutto è stato fatto in pedissequo ossequio a quanto per anni fatto, senza che si fosse mai giunti alla kafkiana situazione del 22 dicembre scorso». 

L'episodio

Il caso è quello del paziente colpito da ictus costretto ad attendere circa venti minuti in ambulanza perché non si riusciva ad accedere all'elisuperficie dove ad attenderlo c'era l'eliambulanza per il trasferimento all'ospedale di Salerno. 

La posizione del Comune

«In questa vicenda il Comune di Vallo della Lucania è parte lesa - ha spiegato il sindaco - giacché mai gli uffici comunali hanno autorizzato alcuna sostituzione delle chiavi del cancello principale del centro. Chi, senza autorizzazione, ha sostituito le chiavi di accesso alla struttura, dovrà assumersene le responsabilità». 

La risposta di Tomasco

«Nonostante la nostra richiesta di capire cosa sia successo, al fine di non far accader nuovamente tale impasse che ha potenzialmente messo a rischio una vita umana, cosa che sembra essere passata in secondo piano, ancora non è stato fornito il nominativo del responsabile del cambio della chiave del cancello, tanto per fare chiarezza, e soprattutto si assiste a continui rimbalzi di responsabilità senza che nessuno venga mai individuato e, lo si ripete, non per punire ma per fare in modo che quanto accaduto non debba accadere mai più. Cosa che gli operatori dell'ospedale San Luca fanno ogni giorno in scienza e coscienza. Contrariamente a quanto dal sindaco di Vallo della Lucania affermato».