Alluvione di Sarno: 27 anni dopo il ricordo è sempre vivo

La colata di fango uccise 161 persone a Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e San Felice a Cancello

alluvione di sarno 27 anni dopo il ricordo e sempre vivo
Sarno.  

Tra il 5 e il 6 maggio del 1998 una serie di colate di fango cambiarono per sempre la vita di queste terre. Uno squarcio nella montagna che vive nel ricordo di chi c'era, di chi sopravvisse all'orrore e nella memoria per chi non c'è più. 161 persone persero la vita quando la montagna venne giù. Un solco che è ancora visibile come una ferita che non guarirà mai del tutto.

La tragedia

161 persone spazzate via, 137 solo a Sarno, 11 morti a Quindici, 7 a Bracigliano, 5 a Siano, 1 a San Felice a Cancello. Centinaia i feriti. Migliaia rimasero senza casa, 3000 le persone sfollate in una delle più gravi tragedie idrogeologiche della storia italiana. Quando dal pizzo d'Alvano, dopo giorni di intense piogge, la furia del fango e dei detriti scivolò a valle, a una velocità fino a 20 metri al secondo, nessuno immaginava cosa stesse accadendo. Piano piano, con il passare delle ore la gravità del disastro venne alla luce.

Gli interventi

Un dramma che a quasi trent'anni qui nessuno vuole dimenticare. Una legge, la 267/1998, rafforzò le misure di prevenzione del rischio idrogeologico in Italia. Diversi gli interventi messi in campo sul territorio: vasche di laminazione, canali di drenaggio, briglie per contenere le acque piovane e prevenire frane. Nel 2023 la Regione Campania ha stanziato 5,5 milioni di euro per la manutenzione delle opere idrauliche esistenti, affindando al comune di Sarno la gestione delle opere. Ma la sicurezza è legata ancora una volta alla rapidità degli interventi che deve fare la differenza, questa volta. Resta anche il nodo dei risarcimenti ai familiari delle vittime.

La memoria collettiva oggi però guarda al passato, al suono di quel boato improvviso, a quell'odore di morte e fango e disinfettanti, al caldo e alla polvere, ai corpi straziati, allo sgomento del giorno dopo, quando la luce e il sole hanno restituito la verità dell'orrore.