Bellizzi si prepara a vivere una serata di grande intensità con “Sogna Ragazzo Sogna”, il memorial dedicato a Gerardo Farella e Simone Rocco, i due giovani scomparsi in un tragico incidente stradale. Domenica 14 settembre 2025, alle 20, l’Arena Troisi ospiterà la nuova edizione dell’iniziativa voluta dalla Fondazione Klêros Onlus e sostenuta dal Comune. Un appuntamento che nel tempo è diventato un punto fermo per la comunità, capace di trasformare il dolore privato in memoria collettiva e occasione di crescita.
Una serata di testimonianze e spettacolo
La conduzione sarà affidata alla giornalista Carmen Incisivo, che guiderà il pubblico tra ricordi ed emozioni. Sul palco si alterneranno il giornalista RAI Attilio Romita, l’attrice Sharon Ritucci e il saggista Don Vincenzo Leonardo Manuli. Non mancheranno momenti artistici con la musica di Annarita Caiazzo e Daniele Di Lauri, insieme alla magia di Pasquale Guercia, in arte Mago Pako. La serata sarà arricchita anche dalla presenza di Sara Madera, cestista della Magnolia Basket Campobasso e medaglia di bronzo agli Eurobasket 2025, accompagnata da una delegazione della squadra.
Borse di studio per dare continuità ai sogni
Il cuore del memorial resta l’assegnazione dei riconoscimenti che tengono vivi i sogni di Gerardo e Simone. Saranno consegnati il Premio Giovane Ricercatore, il Premio Giovane Cestista, il Riconoscimento Giovani Talenti e il Premio Rosaria Marocco, a testimonianza di come il talento e la passione possano continuare a fiorire anche attraverso la memoria. L’iniziativa, voluta da Angelo Farella, padre di Simone e presidente della Fondazione, nasce dal desiderio di trasformare la ferita più grande in un dono per i giovani.
La comunità al centro di un cammino condiviso
La partecipazione attiva della cittadinanza conferma quanto la vicenda di Gerardo e Simone abbia segnato Bellizzi. Ogni anno l’evento diventa occasione per rafforzare i legami e incoraggiare i ragazzi a guardare al futuro con fiducia. “Sogna Ragazzo Sogna” rappresenta un invito collettivo a non arrendersi e a coltivare i propri sogni, nella convinzione che dal dolore possa nascere nuova vita.
