La seconda udienza del procedimento preliminare per l'omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo ha confermato i veleni e le polemiche che hanno, caratterizzato gli ultimi 15 anni. In aula le parti hanno a lungo dibattuto sulle tantissime richieste di costituzione parte civile presentate. Tra queste ha fatto molto rumore l'ammissione di Bruno Humberto Damiani, per anni considerato il principale sospettato dell'omicidio, salvo poi essere prosciolto.
"Credo che il risarcimento dei danni sia l'ultima cosa che interessa anche a Damiani. Il vero risarcimento è quello morale rispetto alla comunità perché, per anni, è stato additato per essere un omicida e, invece, non lo era", ha spiegato l'avvocato Michele Sarno, legale del "Brasiliano". "Ho parlato anche con i familiari di Vassallo, erano molto contenti e felici di questa cosa perché loro, per primi, desiderano la verità. E la verità è sicuramente che Damiani non ha commesso questo reato efferato ed è giusto che si comprenda, prima o poi, chi l'ha commesso. Credo la verità dobbiamo chiederla tutti come cittadini perché penso che, non solo c'é stato il grande lutto per l'omicidio, ma il lutto si rinnova nel momento in cui non si è ancora nella condizione di sapere chi è il responsabile", conclude l'avvocato Sarno.
