Un punto a favore dei municipi e della comunità saprese e, più in generale, del Golfo di Policastro. Il Tar Campania, infatti, ha accolto il ricorso presentato al tribunale amministrativo contro la chiusura del punto nascita dell'ospedale di Sapri.
Da tempo la questione è al centro di un aspro braccio di ferro politico e istituzionale.
I giudici amministrativi hanno ritenuto fondate le censure sollevate dai ricorrenti, rilevando una valutazione non adeguata sull'assenza del cosiddetto "disagio oro-geografico".
"Il tribunale - spiega l'Ansa - ha inoltre disposto che il ministero della Salute si pronunci in modo motivato sulla richiesta di deroga avanzata dalla Regione Campania, tenendo conto della legge regionale n. 11/2025 che ha riconosciuto Sapri come zona disagiata sotto il profilo sanitario".
"È una decisione di grande valore per il territorio - hanno dichiarato gli avvocati Mariarosaria Mazzacano e Gaetano Giordano, difensori del Comune di Sapri e degli altri enti ricorrenti -. Il Tar ha riconosciuto la necessità di tutelare le comunità del Cilento interno e del Golfo di Policastro, che non possono essere private di un presidio sanitario essenziale." Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Sapri, Antonio Gentile: "È una vittoria della ragione e della giustizia. Abbiamo difeso il diritto delle famiglie del nostro territorio alla sicurezza sanitaria e continueremo a vigilare affinché la sospensione disposta dal TAR porti a una soluzione definitiva".
