De Luca un'ora in tribunale a Salerno: falsità contro di me

Il governatore ha reso una testimonianza spontanea nell'ambito del processo Crescent

Salerno.  

Un’ora di testimonianza nelle dichiarazioni spontanee rese davanti al collegio dei giudici chiamati ad esprimersi sulla vicenda Crescent. Il governatore Vincenzo De Luca è tornato questa mattina in tribunale a Salerno per il processo sull’emiciclo progettato da Ricardo Bofill. La sentenza è attesa a settembre: in caso di condanna, in virtù della legge Severino, De Luca rischia di decadere dalla carica di presidente regionale.

Il governatore ha rivendicato la correttezza del proprio operato, respingendo tutte le accuse della procura. “Il Crescent ha risposto ad un interesse esclusivamente pubblico di riqualificazione urbana”, il concetto ribadito a più riprese ai togati. De Luca ricorda come l’area dove ora si trova l’emiciclo sia stata acquisita con procedura a prezzo di mercato fissato dal Demanio, ma senza l’intervento del privato – in questo caso, la ditta Rainone – l’intervento di Santa Teresa non si sarebbe mai fatto perché il comune di Salerno non aveva i 14 milioni di euro necessari per l’opera”, ha ricordato l’ex sindaco di Salerno.

Rigettate anche le accuse sulla presunta istigazione alla dirigente della Soprintendenza, Alfani, a ritardare le osservazioni critiche sull’opera. “L’accusa dovrebbe dire come e quando avrei interferito, ma non l’ha mai fatto. E’ una delle tante forzature di questo procedimento, nella quale la Procura ha forzato la realtà arrivando anche a paradossi”, le parole di De Luca che poi ricorda: “Abbiamo dedicato la vita alla riqualificazione della città, gestendo in maniera spartana e rigorosa 3 miliardi di euro di appalti”.

Il governatore ha ribadito come intorno al Pua dell’area di Santa Teresa si sia in presenza di atti meramente gestionali e non politici. Negato, infine, ogni vincolo collusivo con l’imprenditore Rainone: la Cassazione ha anzi condannato il comune a restituirgli 6 milioni di oneri di urbanizzazione, ha ricordato De Luca, quindi semmai era un atteggiamento vessatorio. E sul contributo dato da Raione prima della trasferta play off della Salernitana a Verona, il governatore ha liquidato con una battuta: “La squadra stava per fallire, mi sono appellato a tutti gli imprenditori. Mi si sta accusando del reato di tifoseria”, le parole pronunciate da De Luca che poi ha lasciato il tribunale insieme ai suoi avvocati senza rilasciare dichiarazioni.

Giovanbattista Lanzilli