Batterio Killer, la famiglia Amabile: chiediamo giustizia

Ieri la terza morte sospetta, era tra i tre pazienti in isolamento a Medicina

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Folla e commozione ai funerali dell'imprenditore Vito Amabile, chiedono la verità su quanto sta accadendo

Eboli.  

Tre morti in poco più di una settimana. Comincia a farsi lungo l'elenco dei decessi sospetti all'ospedale Maria SS. Addolorata di Eboli. Nelle ultime ore una donna di 82 anni è deceduta. Era tra i tre pazienti in isolamento nel reparto di Medicina perché infettati da un batterio. La paziente aveva contratto entrambi i germi ospedalieri di cui si parla da quasi un mese: il Clostridium difficile e l’Acinetobacter baumannii. Il quadro clinico dell'azianza era già grave da diversi giorni. Delle tre donne ricoverate in Medicina, solo una si è salvata. Anche in questo caso la famiglia non ha sporto denuncia, ieri la salma è stata accompagnata al cimitero.

Sempre ieri a Eboli si sono svolti i funerali di Vito Amabile, noto imprenditore della Piana del Sele, deceduto il 14 settembre. Amabile, giunto in ospedale a fine agosto dopo essere caduto da una scala con una frattura alle costole e un trauma cranico, era stato colpito dal batterio nosocomiale, ed è morto subito dopo il trasferimento al Cotugno. I familiari hanno presentato dettagliata denuncia alla Procura di Napoli. Il caso è passato per competenza alla procura salernitana, che sta indagando. Si procede per ora ancora contro ignoti ma non è escluso che nelle prossime ore si arrivi a una svolta. Ieri mattina la famiglia Amabile, attraverso il portavoce Nicola De Caro, ha integrato un esposto ai Nas facendo seguito a una denuncia già presentata ai Nas e ai carabinieri del Noe.

Nel pomeriggio la camera ardente in azienda, la Selematic, dove gli operai hanno voluto testimoniare il cordoglio alla famiglia Amabile ponendo sulla bara una maglietta azzurra su cui c'era scritto “A Vito, indelebile esempio di genialità, umiltà, saggezza, un padre per noi che continua a guidarci da lassù”. La figlia Annamaria ha voluto leggere una lettera aperta lanciando un appello perché venga fatta giustizia e luce su quanto è accaduto - e sta accadendo ancora – nelle corsie dell'ospedale di Eboli. 

Tanti, troppi gli interrogativi che ancora si sollevano dalle corsie dell'ospedale ebolitano. La famiglia Amabile vuole vederci chiaro. In particolare ai Nas si chiede di verificare la validità delle operazioni di sanificazione effettuate in ospedale per scongiurare nuove infezioni. Martedi scorso infatti il direttore sanitario Mario Minervini ha fatto sapere attraverso una nota diramata dall'Asl che l'azienda aveva attivato tutti i protocolli di legge per individuare i due batteri con prelievi straordinari di monitoraggio microbiologico effettuati dall'Eurolab srl in data 18 settembre presso la Rianimazione e il 21 settembre in Medicina Generale. Reparti sanificati e riaperti dopo un giorno . La famiglia Amabile soltanto ieri ha potuto dire addio al proprio congiunto, dopo che il corpo è stato sottoposto ad autopsia. L'esito dell'esame irripetibile ha confermato la presenza di l’Acinetobacter baumannii, batterio nosocomiale molto resistente, difficile da trattare con le terapie antibiotiche.