Controlli fiume Sarno, ministro Costa ringrazia i carabinieri

"Il lavoro è ancora tanto ma vi prometto che quel territorio tornerà ad avere una dignità"

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Sarno.  

Oltre 260 attività controllate, 144 persone denunciate, più di 40 scarichi abusivi individuati e 36 sequestri effettuati. Questo il bilancio degli ultimi sei mesi di attività da parte carabinieri del comando unità forestali, ambientali e agroalimentali. Numeri importanti che testimoniano l'attenzione e il continuo impegno dei militari nella lotta all'illegalità e per la tutela dell'ambiente. Il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, già generale Carabinieri Forestali, ha voluto complimentarsi per il lavoro svolto.

"Il Sarno è stato negli anni soggetto ad aggressioni criminali per quanto riguarda sversamenti di materiale inquinante. - Ha scritto sulla sua pagina ufficiale il ministro - Grazie a una intensa e complessa campagna di controlli, anche con l'ausilio di droni, abbiamo represso fenomeni di abbandono di rifiuti nonché di illeciti sversamenti da parte di imprese nelle aree del bacino del fiume Sarno.
Ringrazio i Carabinieri del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari e il Nucleo Operativo Ecologico con cui sono in costante contatto per queste e altre situazioni e per l'intensa attività posta in essere. Un lavoro intenso che vede coinvolte varie istituzioni e che insieme si impegnano per porre un freno alle cause dell’inquinamento del fiume Sarno. "

"I controlli non si fermano neanche un giorno. - conclude Costa - Il lavoro è ancora tanto ma vi prometto che quel territorio tornerà ad avere una dignità ambientale come non si vede da ormai troppo tempo."

“Un grande lavoro da parte dei Carabinieri del Comando unità forestali, ambientali ed agroalimentari che da maggio, e dunque dalla fine del lockdown, sta mettendo in atto una incessante operazione di controlli lungo il fiume Sarno”, a dirlo è la senatrice Virginia La Mura, capogruppo M5S in commissione Ambiente. “I Carabinieri - continua la senatrice - sono anche giunti alla conclusione che le cause di inquinamento del Sarno sono riconducibili agli scarichi di reflui industriali, scarichi di acque provenienti dai piazzali esterni delle attività industriali, scarichi di reflui della rete fognaria di numerosi Comuni senza collettamento al depuratore. Tutti problemi di cui chi conosce il territorio ha piena consapevolezza e che ora dovranno essere risolti al più presto innanzitutto punendo severamente i criminali che inquinano. Questo importante risultato è dovuto all’accordo tra Carabinieri e Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale fortemente voluto dal ministro Sergio Costa nell’ambito del Master Plan Sarno che ringrazio per l’attenzione che sta dimostrando, come le commissioni Ambiente di Camera e Senato e i colleghi parlamentari del territorio, per la riqualificazione di un fiume che non dovrà più portare lo stigma di essere tra i più inquinati d’Europa”.