Bus turistici usano gasolio agricolo, denunciato titolare

Evase imposte sui carburanti per 160mila euro. Sequestrati sette mezzi dalla Finanza

bus turistici usano gasolio agricolo denunciato titolare
Salerno.  

Una società per il trasporto turistico del salernitano avrebbe rifornito i propri pullman con il gasolio “agricolo”. In cinque anni sarebbero state evase imposte sui carburanti per 160mila euro. La Guardia di Finanza di Salerno ha sequestrato sette automezzi e circa 5.000 litri di prodotto ancora in azienda. Denunciato il rappresentante legale dell'azienda. I Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno, nel corso di una normale attività di controllo nella sede di una società di trasporto turistico, nella zona dei Picentini, avrebbero individuato un originale sistema di evasione fiscale. Sarebbe emerso che i mezzi utilizzati dall’azienda venivano riforniti con il gasolio “agricolo” che, essendo destinato all’uso agevolato in agricoltura, è soggetto ad un minore prelievo fiscale, rispetto al prodotto erogato dai distributori stradali. Per ogni litro di carburante si arriva a risparmiare circa 50 centesimi, con uno “sconto” sul prezzo finale alla pompa nell’ordine del 40%. Proprio per evitare un utilizzo diverso da quello agevolato, il prodotto riservato agli agricoltori viene tracciato ed è immediatamente riconoscibile; uno specifico additivo lo rende infatti di color verde-azzurro, potendolo quindi facilmente distinguere dal gasolio “normale” (di color giallo-trasparente). Grazie ad una sorta di contabilità occulta rinvenuta durante l’intervento le fiamme gialle avrebbero potuto ricostruire l’indebito consumo di oltre 330mila litri di gasolio “agricolo” nell’arco degli ultimi cinque anni, con un’evasione di Iva ed accise (questo il termine tecnico dell’imposta sui carburanti) quantificata in complessivi 160mila euro.

I quantitativi di carburante movimentati sarebbero stati talmente importanti che l’azienda si era dotata di un impianto di rifornimento “parallelo”, con tanto di cisterna, all’interno della quale sono stati rinvenuti 3.500 litri di prodotto. Altri 1.200 litri sono stati poi scoperti con l’ispezione degli automezzi. Proprio in tale circostanza sarebbe emerso che su due di essi, nel vano bagagli, era stato realizzato un serbatoio aggiuntivo per il rifornimento del gasolio “agricolo”, del tutto fuori norma, collegato a quello principale con un complesso di tubi interni, attivabile dall’autista tramite un dispositivo elettrico.

Questo sistema artigianale di alimentazione, molto pericoloso per l’incolumità dei passeggeri, sarebbe servito a superare indenni i possibili controlli su strada. Al termine delle attività ispettive, le Fiamme Gialle hanno provveduto al sequestro della cisterna e dei 7 pullman con ancora il gasolio “agevolato” nel serbatoio, cautelando così un totale di circa 5.000 litri di carburante illecitamente detenuto. Il rappresentante legale della società è stato denunciato potendosi configurare a suo carico la specifica fattispecie di reato fiscale in materia di accise, e rischia adesso fino a 5 anni di carcere ed una multa milionaria, pari a dieci volte l’ammontare dell’imposta evasa.