Cinese legata e uccisa ad Agropoli nel 2018: c'è un ordine di arresto

Ad ucciderla sarebbe stato il suo compagno, attualmente per latitante

cinese legata e uccisa ad agropoli nel 2018 c e un ordine di arresto
Agropoli.  

Ci sarebbe un colpevole, a distanza di 4 anni, per la morte di Lin Su Quing, la 49enne di nazionalità cinese rinvenuta senza vita, imbavagliata e legata, agli inizio di gennaio 2018, in un appartamento in via Risorgimento, ad Agropoli. Si tratta di un uomo di 58 anni, anche lui cinese. Il Pm, presso il Tribunale di Vallo della Lucania, ha emesso un avviso di conclusione indagini per lui, all'epoca dei fatti compagno della vittima.

Diverse le prove che i carabinieri della Compagnia di Agropoli avrebbero acquisito contro l'uomo, attualmente latitante, visto che dopo l'omicidio è tornato in Cina. 

Fin da subito gli inquirenti concentrarono le indagini sulle ultime telefonate e i messaggi sul telefonino, di

 

 

Lin Su Qing. La donna, che risiedeva a Terzigno,  era giunta da poche settimane ad Agropoli e sarebbe dovuta ripartire il 3

gennaio, proprio il giorno in cui, dopo aver bussato più volte alla porta dell'appartamento, utilizzato come attività di affittacamere, senza ottenere risposta, il proprietario decise di entrare con la chiave di riserva e fare quindi la tragica scoperta.