Salerno, al via il processo Alfieri: è scontro sulla competenza territoriale

L'ex sindaco presente in aula. In caso di accoglimento il processo cambierà sede

salerno al via il processo alfieri e scontro sulla competenza territoriale
Salerno.  

È iniziato questa mattina a Salerno, dinanzi ai giudici del secondo collegio della seconda sezione penale (presidente Donatella Mancini), il processo a carico di Franco Alfieri per presunti appalti truccati nell’ambito della pubblica amministrazione. L’ex sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno - attualmente agli arresti domiciliari sospeso dal Prefetto entrambe le cariche - era presente in aula, al pari degli altri cinque imputati. L’udienza, durata un’ora e mezza, è stata caratterizzata dallo scontro sulla questione legata alla presunta incompetenza territoriale della Procura di Salerno.

Una questione su cui si pronuncerà la Corte di Cassazione il prossimo 14 febbraio (in quella sede si deciderà anche sulle misure cautelari) e che aveva spinto i difensori a chiedere il rinvio dell’udienza. Il collegio ha deciso di procedere sia con l’acquisizione della costituzione parte civile del Comune di Capaccio Paestum che delle eccezioni preliminari. Tutto il resto sarà affrontato nella prossima udienza, in programma il 20 marzo.

Avvocato Natale: «Udienza anomala, attendiamo la Cassazione»

«È stata una prima udienza anomala nel senso che abbiamo eccepito una serie di questioni ma poiché pende ricorso in cassazione fissato per il 14 febbraio avevamo prima chiesto che fosse rinviato a una data successiva al 14, poi dopo sono stati incartati una serie di questioni», ha detto all’uscita l’avvocato Antonello Gentile. «La questione principale è quella della incompetenza per territorio, che abbiamo sostenuto dall’inizio, ed è una questione a mio avviso fondata. È stato espressa anche la requisitoria del procuratore generale presso la Corte di Cassazione e se questa dovesse essere accolta trasferisce altrove il il giudizio. Attendiamo, l’udienza è stata rinviata ad una data successiva al 14 febbraio proprio perché il tribunale vuole anche attendere la decisione della Cassazione. Questo ci dà serenità anche nell’organizzazione delle udienze perché laddove dovesse essere accolta qualsiasi attività poi non può essere più utilizzata da parte del tribunale, di conseguenza sarà il tribunale naturale a dover poi procedere con le varie tempistiche abbastanza anche complesse ma che il codice disciplina molto bene».

Avvocato D'Alessandro: «Alfieri provato dai domiciliari»

L’avvocato Domenicantonio D’Alessandro, che insieme ad Agostino De Caro assiste Franco Alfieri, ha parlato della condizione del suo assistito. «È una persona sicuramente da quattro mesi ai domiciliari, quindi non è facile per nessuno, è una persona forte ma ovviamente è una misura che pesa. La limitazione della libertà è una cosa importante e non è una cosa da poco. È chiaro che è una decisione che sta pesando parecchio», le parole dell’avvocato che ha commentato anche la questione legata alla costituzione di parte civile del Comune di Capaccio Paestum.

«Non mi permetto di dire di politica perché non è il mio campo e non sono titolato a farlo. È un atto di costituzione del Comune persona offesa. Il decreto di giudizio immediato individuava il comune come persona persona offesa, quindi è un atto di cui abbiamo preso contezza in questo momento anche se si preannunciava già da tempo una delibera in tal senso da parte della giunta. Dal punto di vista politico sinceramente non saprei dare una giustificazione o rispondere».