Nella giornata di venerdì 1° agosto la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha effettuato due diversi interventi di contrasto ai reati di "codice rosso".
Nel primo caso il pubblico ministero ha disposto l'allontanamento d’urgenza dalla casa familiare di un marito per il delitto di maltrattamenti posti in essere ai danni della moglie. Secondo le indagini effettuate dalla Stazione Carabinieri di Marina di Camerota l’indagato, residente insieme alla moglie in Camerota, ha minacciato e picchiato la donna in diverse occasioni, controllandole anche il telefono e pedinandola. La persona allontanata, poi, lo scorso 31 luglio, si era anche recata sul luogo di lavoro della moglie percuotendola con un pugno al petto per motivi di gelosia. Pur in assenza dello stato di flagranza, la Procura vallese ha disposto che l’uomo venisse immediatamente allontanato dalla casa coniugale e fosse costretto a tenere una distanza dall’abitazione della vittima e dai luoghi abitualmente frequentati da lei, (compreso il posto di lavoro), di almeno 1.000 metri.
Nel secondo caso, invece, verificatosi nella frazione di Foria (Centola), è stata disposta la traduzione in carcere di un indagato tratto in arresto dalla Stazione Carabinieri di Centola - Palinuro per atti persecutori e lesioni con l’utilizzo di un bastone. Violenze commesse ai danni di una vicina di casa. La vicenda scaturisce da una lite per questioni di vicinato, poi aggravatasi nel corso del tempo. L’indagato avrebbe prima ingiurato e poi minacciato di morte una coppia di vicini. Il 31 luglio scorso, inoltre, l'uomo aveva colpito al capo la donna con un bastone provocandole un trauma cranico ed il giorno dopo - rivedendo la vittima - l'aveva pesantemente minacciata con un’ascia. Nel corso della perquisizione effettuata nell’abitazione dell’indagato è stato anche ritrovato un pugnale di fabbricazione artigianale, sottoposto a sequestro insieme agli altri oggetti atti ad offendere utilizzati per le minacce.
