Binari maledetti, a quindici anni non si può morire così

Mariafrancesca Inverso, travolta e uccisa dal treno. Volevano far prima, lei è rimasta indietro

I tre ragazzi hanno attraversato i binari invece di utilizzare il sottopassaggio. Ma lei non ha fatto in tempo. Poi la tragedia

Orria.  

Con quel tuo sorriso per sempre Marì. Un messaggio di chi non può credere alla morte di Mariafrancesca Inverso. Di chi pensa che non si può morire così a quindici anni. Travolti da quel treno che spezzato per sempre i suoi sogni e il suo sorriso.

Mariafrancesca, ieri pomeriggio, si trovava a Fuscaldo, per approfittare della giornata di sole, andando in spiaggia. Con lei c'erano un'amica e il fidanzato. Poi i tre si sono recati in stazione. Aspettavano il treno che li avrebbe riportati a San Lucido dove abitavano. Stazione maledetta.

Forse per far prima, i tre ragazzi hanno attraversato i binari invece di utilizzare il sottopassaggio. Ma lei è rimasta indietro. Non è chiaro cosa l'abbia trattenuta, o se si sia trattato semplicemente di una infausta casualità. Quando il treno è sopraggiunto, Mariafrancesco si trovava ancora a metà strada.

Il macchinista, accortosi di quella figura sui binari, ha suonato disperatamente. Più volte. Fermarsi, però, era impossibile. La ragazza è stata travolta e schiacciata dal treno. Questa la ricostruzione al vaglio degli inquirenti.

Quando i sanitari, i carabinieri e la polizia sono giunti sul posto, non c'era più nulla da fare.

Intanto nessuno può credere a quanto è successo. Il silenzio è calato su Piano Vetrale, frazione di Orria, paesino d'origine di Mariafrancesca. Sul social si alternano messaggi strazianti. Chi la conosceva, e ci aveva diviso un pezzo di vita. Chi l'ha conosciuta nella disgrazia, e non può credere a quanto è successo. Proprio non si può morire così a quindici anni. In quel modo. “Torna a ridere Marì, fallo per noi”.

Andrea Fantucchio