Non fu stuprata dal padre la 14enne di Cetara

Dopo sei anni novità sulla mega inchiesta che sconvolse un paese

Cetara.  

Nel gennaio 2010 Cetara fu nell'occhio del ciclone per una vicenda davvero dai risvolti inquietanti. Una ragazzina di 14 anni dichiarò di essere vittima di abusi sessuali fin dall'infanzia, quando i genitori la stupravano e filmavano, con la complicità del fratello e del vicino di casa e il silenzio dell'intero paese che avrebbe anche avuto accesso ai filmini pedopornografici.

Le dichiarazioni rilasciate dalla 14enne fecero scattare una maxi inchiesta che coinvolse circa 20 persone e portò all'esecuzione di tre misure cautelari. Bene ora dopo sei anni i pm titolari dell'indagine, Cristina Giusti e Valleverdina Cassaniello, hanno chiesto e ottenuto dal gip l'archiviazione per "insufficenza probatoria degli elementi raccolti". Intanto sono tornati in libertà il padre della ragazzina ed il fratello, dopo oltre 9 mesi di carcere. Proprio l'avvocato difensore dei due avrebbe chiesto un risarcimento di oltre 516mila euro procapite con la motivazione che gli imputati "sono stati scarcerati col fisico, ma non, certamente, con l'anima che resterà tutta la vita segnata ed incatenata da questa indescrivibile vicenda giudiziaria". 

Redazione Salerno