"Quando a Giffoni arrivò Gina Lollobrigida insieme a Scola e Bertolucci..."

Il ricordo appassionato di Claudio Gubitosi direttore del Giffoni Film Festival

quando a giffoni arrivo gina lollobrigida insieme a scola e bertolucci
Salerno.  

"Apprendo con grande tristezza la scomparsa di un’icona dell’Italia nel mondo: Gina Lollobrigida. Ha fatto divertire e innamorare con il suo talento e fascino milioni di persone. Non ha mai smesso di far parlare di sé, nemmeno negli ultimi anni. A lei mi legano tantissimi ricordi..." Così il patron del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che ha voluto ricordare la grande star del cinema appena scomparsa rievocando le giornate di un'edizione straordinaria, quella del 1989. 

"Nel 1989 la Lollobrigida fu protagonista a Giffoni di un’edizione straordinaria, con ospiti come Ettore Scola, Nanni Loy, Ben Gazzara e poi Giancarlo Giannini, Carlo Verdone, Lina Wertmüller e Bernardo Bertolucci. Ricordo il suo stile unico: arrivò in piazza con un abito da vera fata in seta rosa cipria, un sorriso smagliante e accattivante ma di una dolcezza infinita. Inevitabile fu l’assalto dei giornalisti, in una conferenza stampa mai così affollata. È stata per me, ma credo anche per tantissimi altri, una grande e unica DIVA. È incredibile come il suo charme abbia oltrepassato il millennio e i tempi, senza mai far affievolire la bellezza nonostante l’età. Un’attrice immensa".

La Lollobrigida era entusiasta per Giffoni 

"Non posso non ricordare un episodio - continua Gubitosi -  Guglielmo Biraghi, grande cultore del cinema e giornalista italiano e Direttore del Festival di Venezia che amava e rispettava Giffoni, in quegli anni seguiva con attenzione Gina Lollobrigida. Lo incontrai a Roma perché volevo assolutamente averla a Giffoni. Guglielmo la caricò di aspettative sull’esperienza Giffoni e credo che sia stato grazie a lui se abbiamo avuto questo straordinario privilegio. Guglielmo mi diceva che era meravigliato dell’entusiasmo che, ovunque Gina andasse, era alle stelle, sia in Italia che all’estero. Un’artista poliedrica e piena di energia che sicuramente ci mancherà".  

Nel corso della sua carriera si è aggiudicata, tra gli altri, sette David di Donatello. La sua fama è legata al nuovo cinema italiano del neorealismo. Ha lavorato con Pietro Germi ("La citta' si difende") e con Carlo Lizzani ("Achtung banditi") alla metà del secolo scorso ha vestito ruoli di vigorosa passionalità popolana in cui ha affinato una recitazione da autodidatta, imprimendole la sua personalità.
Il primo successo personale è internazionale: il francese "Fanfan la Tulipe" con Gerard Philipe nel 1952. Recita per Rene Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno, Mario Soldati e finalmente diventa diva in patria con il trionfale "Pane amore e fantasia" di Luigi Comencini, compreso un fortunato seguito sempre in coppia con Vittorio De Sica.
Negli ultimi anni si era dedicata soprattutto all'arte e alla fotografia, con molte mostre, non smetteva di fare progetti, l'ultimo un libro di disegni.