"I giovani vivono in condizioni proibitive per quanto riguarda la possibilita' di pensare criticamente, analiticamente la loro vita e il loro mondo".
L'incontro
Lo ha detto Antonio Scurati durante il suo incontro con i ragazzi del Giffoni Film Festival. "Ci sono forze potenti, come i social media, che nel loro funzionamento tendono a impedirglielo", ha aggiunto lo scrittore secondo cui ci sono forze epocali che operano contro la concentrazione, l'attenzione e il senso critico: "Alcune non hanno natura politica, ma sono apolitiche o antipolitiche. Una di queste e' la rivoluzione digitale". Eppure, proprio in questo contesto, qualcosa si e' acceso per lo scrittore: "Un luogo come Giffoni invece li autorizza a pensare.
Li induce a farlo. E allora vengono fuori momenti di altissimo livello. E' stato uno dei piu' bei dialoghi che io abbia mai fatto. Ed erano loro, senza mediatori, senza preparazione". L'incontro e' stato anche l'occasione per Scurati per lanciare un allarme ai giovani, sottolineando come oggi si stiano realizzando forme di autoritarismo: "Non dobbiamo aspettarci l'autocrazia dal futuro. E' gia' in atto, e in parte si sta gia' verificando".
Scurati ha poi spiegato di aver inserito nella sua saga su Mussolini dei documenti storici autentici proprio per mostrare la cecita' umana davanti alla storia: "Ci dicono quanto noi umani siamo ciechi a noi stessi, quanto non capiamo la nostra stessa vita, sia dal punto di vista storico che personale". Un esempio clamoroso fu quello di Benedetto Croce, definito come "uno degli uomini piu' intelligenti e colti dell'epoca, che non comprese cosa stesse accadendo alla vigilia della marcia su Roma. Parlava di Mussolini e delle sue parole al San Carlo di Napoli come di teatro, ma non aveva capito nulla".
