Roghi a Battipaglia: si mobilitano i movimenti ecclesiali

“Questa città non può continuare a essere martoriata”

Battipaglia.  

I parroci della Forania di Battipaglia/Olevano Sul Tusciano, alla luce degli accadimenti degli ultimi giorni, hanno convocato tutte le organizzazioni ecclesiali per un incontro/confronto sul tema dei roghi e dei rifiuti a Battipaglia, tenutosi ieri 14 settembre, presso la parrocchia San Gregorio VII. Erano presenti circa 200 persone, in rappresentanza di altrettanti movimenti e associazioni. Presenti anche il comitato “Battipaglia dice NO” e diversi rappresentanti politici e delle organizzazioni civiche battipagliesi. Di fatto i presenti rappresentavano circa 8000/10000 aderenti ai vari movimenti.

Don Michele Olivieri e padre Vincenzo Sirignano hanno introdotto l’incontro, presentando il comunicato stampa diramato a firma congiunta del Sindaco Francese, del Presidente della Provincia Strianese e del direttore dell’Ente d’Ambito per la gestione dei rifiuti Di Nesta. I presenti hanno rilevato come tale documento sia di fatto inutile, in quanto esso prevede una “moratoria” del conferimento dei rifiuti, quindi una semplice sospensione temporanea che non risolve, ma neppure affronta in maniera incisiva il problema. Di fatto le autorizzazioni già concesse consentono agli impianti presenti nella sola Battipaglia di trattare, in termini di quantità, tutti i rifiuti prodotti dalla regione Campania, precisano.

Nella discussione tra i presenti è stato evidenziato come gli interventi spot, da soli, non abbiano potere di cambiare le cose. Pertanto è necessario – secondo il movimento - immaginare una organizzazione strutturata che possa occuparsi delle problematiche in maniera stabile, attraverso una serie di azioni: - Analisi e studio di tutti gli atti esistenti, a partire dalla fine degli anni ’90 a oggi; - Individuazione delle modalità operative, anche in termini legali, per tutelare gli interessi della città di Battipaglia e dei battipagliesi; - Organizzazione di manifestazioni ed eventi che abbiano un’eco sia locale che nazionale, per far sì che i problemi non vadano nel dimenticatoio e che si tenga sempre viva l’attenzione sulla situazione di emergenza.

 Tra le proposte, quella di organizzare dei presidi permanenti, di essere presenti nei luoghi istituzionali dove si faranno le scelte per Battipaglia (al tavolo che si terrà lunedì per la firma dell’atto tra Comune, Provincia e EDA, a Roma il 26 settembre per l’incontro con il ministro Costa), di rimanere alla ribalta dei media nazionali e locali. I parroci, inoltre, hanno proposto un momento ecclesiale, alla presenza dell’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, per la settimana prossima, con programma da concordare. “E' giunto il momento di far sentire la voce di Battipaglia e dei battipagliesi a tutti i livelli. Questa città non può continuare a essere martoriata e a pagare con la vita dei propri figli, un prezzo che paga ormai da decenni!”.