Miasmi dal sito di compostaggio: "Basta, ci state uccidendo"

Ad Eboli la protesta dei cittadini di Battipaglia: "Situazione intollerabile"

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Eboli.  

E' un braccio di ferro che va avanti da tempo, e che vede contrapposte due comunità. Perché il sito di compostaggio ricade formalmente nel territorio del comune di Eboli, ma i miasmi finiscono col creare disagi soprattutto ai residenti di Battipaglia. E questa mattina una delegazione di cittadini si è recata nuovamente presso l'impianto.

Armati di mascherine e coprendosi naso e bocca alla meno peggio, hanno constatato di persona ancora una volta - qualora ce ne fosse bisogno - di quanto fosse complicata la situazione. Che crea allarme e disagio, tra accuse, repliche e rimpalli di responsabilità.

Il comitato "Battipaglia dice no" ha posto l'accento anche su un'altra questione, non meno importante: oltre quello di Eboli (che si porta dietro non pochi problemi), i timori sono legati anche al progetto che prevede la realizzazione di un altro impianto di compostaggio a poca distanza. "Una situazione intollerabile - hanno denunciato a gran voce gli attivisti -, che i cittadini di Battipaglia non sono più disposti a tollerare. Siamo già la pattumiera della Campania, ospitando sul territorio lo Stir che raccoglie rifiuti da ogni dove. La Piana ha già dato, ci state uccidendo", il grido di dolore dei battipagliesi.