Ospedale di Cava: assunti 10 infermieri "Vittoria della città"

Ortopedia e Chirurgia ritornano reparti autonomi. Soddisfatta l'opposizione

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Cava de' Tirreni.  

 

Dopo oltre quattro mesi dall’accorpamento dei reparti di Chirurgia e Ortopedia dell'ospedale di Cava, per reperire personale sanitario da impiegare per l’emergenza Covid, oggi prendono servizio all’ospedale 10 infermieri, un rafforzamento dell’organico che consentirà di far tornare a funzionare a pieno regime i due reparti.

Un segnale positivo per Gaetano Biondino, delegato della CISL FP dell’Ospedale di Cava dei Tirreni, che commenta: "Finalmente dopo l’arrivo degli infermieri si è proceduto al loro scorporo, aumentando così i posti letto e tutto ciò è un segnale di apertura della Direzione Generale nei confronti del nosocomio metelliano Santa Maria dell’Olmo a cui va il mio personale ringraziamento, ma non basta. Persistono alcune lacune di portata elevata: la mancanza di medici in Ortopedia, Chirurgia e Pronto Soccorso, anche se il discorso prevalente su tutti è quello della Rianimazione, in quanto un ospedale con reparti chirurgici non può essere monco di tale servizio, per cui si confida in un assetto riorganizzativo che preveda quanto prima la riapertura della Rianimazione e l’arrivo di anestesisti, per poter garantire le attività operatorie e i livelli minimi assistenziali. Oltre al Covid vi è la necessità di riaprire le attività di elezione, poiché la emergenza in atto dovuta alla pandemia che non si arresta, non può non avere gravi ripercussioni anche con tutte le altre patologie croniche e degenerative se non curate." 

"Abbiamo l’obbligo - conclude Biondino - di ipotizzare un nuovo modello di assistenza sanitaria che deve tendere a valorizzare le attività territoriali e rivalutare la necessità di potenziare i presidi ospedalieri di comunità. Su tali aspetti bisogna riaprire il confronto, evitare duplicazioni e rendere funzionale ogni struttura sanitaria trascurata dalle politiche del risparmio, del ridimensionamento e della chiusura."

Soddisfatti i gruppi consiliari di opposizione: La Fratellanza, Siamo Cavesi, Fratelli D’Italia e Forza Italia. In una nota dichiarano: "Il ruolo dell’opposizione è stato determinante per sollecitare l’amministrazione comunale a chiedere spiegazioni ai vertici dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi D’Aragona sul ritardo dell’invio degli infermieri da tempo promessi. Lo stesso discorso vale per il centro vaccinale a Santa Lucia, presso il quale si effettueranno anche le vaccinazioni degli ultra80enni cavesi, evitando che 3500 cittadini debbano recarsi a Salerno. Un’eventualità, questa, presa in considerazione solo dopo che l’opposizione ha sollevato il problema.

Ci impegneremo sempre a svolgere il nostro ruolo al meglio e controlleremo e solleciteremo l’azione dell’amministrazione nell’interesse dei cittadini cavesi. Siamo consapevoli che l’assunzione dei 10 infermieri è solo un primo passo verso un più complessivo piano di rilancio del nostro ospedale, al quale ancora mancano medici ed operatori sanitari in settori di importanza nevralgica per il “Santa Maria dell’Olmo”."